SPORT A SANTERAMO: UN DANNO DA 700 MILA EURO

L’assessore competente non è all’altezza. Va mandato a casa.

Il sig. Raffaele Roberto L. di Santeramo in Colle, sicuramente attento cittadino sulle questioni locali, mi ha giustamente “rimproverato” di non essermi occupato del mancato finanziamento pari a ben 700 mila euro relativo al progetto “Sport e periferie per la individuazione degli interventi da finanziare nell’ambito del fondo sport e periferie”. A tal fine mi ha inviato via mail la graduatoria dei Comuni italiani che, invece, ne hanno beneficiato. Il “rimprovero” a me indirizzato è ovviamente indirizzato a quanti, giornalisti e perone in politica, che non se ne sono sinora occupati. Ma andiamo con ordine. Il bando a cura della Presidenza del Consiglio era chiaro. Bisognava fare domanda su una piattaforma dedicata e corredarla della documentazione richiesta.  Per una amministrazione efficiente è una cosa banale. La domanda del Comune di Santeramo, invece, è stata bocciata per “violazione del paragrafo 6, lettera d e per violazione del paragrafo 8, lettera g” del bando.

La prima violazione riguarda la mancata “verifica preventiva e validazione del livello di progettazione presentato, ai sensi dell’art. 26 del Decreto legislativo 18 aprile 2016 (la completezza della progettazione; la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti; l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta; presupposti per la durabilità’ dell’opera nel tempo; la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso; la possibilità’ di ultimazione dell’opera entro i termini previsti; la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori; l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati; la manutenibilità’ delle opere, ove richiesta).

La seconda violazione è perché la domanda è pervenuta priva della documentazione e delle dichiarazioni richieste. Tanto a dire che il Comune di Santeramo ha presentato una domanda vuota, destinata al fallimento sin dal suo sorgere. Domanda: del mancato finanziamento e della domanda presentata incompleta, chi ne risponde? Qual è l’assessore competente che doveva vigilare sulla corretta e competa istruttoria della domanda. Perché non lo ha fatto. Questo assessore non è all’altezza. Va mandato a casa senza indugio dopo aver chiesto scusa alla nostra Città e dopo essersi coperto di vergogna per il danno causato.

Ai consiglieri comunali di opposizione, allora, anche e soprattutto per premiare l’attenzione di Raffaele Roberto, rivolgo un caloroso invito per approfondire l’argomento e di chiedere la convocazione monotematica del Consiglio Comunale per fare luce su un progetto la cui realizzazione poteva essere utile per intervenire sullo stato di degrado e di abbandono delle periferie urbane che versano in uno stato pietoso. Un caloroso invito anche al Consorzio dello Sport di Santeramo del quale fanno parte una ventina di associazioni sportive di Santeramo perché chiedano chiarimenti al Sindaco che, insieme all’assessore competente, ne è responsabile. La bocciatura della domanda che in altri Comuni come a Cassano Murge, ha suscitato una grande “rivoluzione” è un danno enorme per la nostra Città e soprattutto per i tantissimi ragazzi che praticano varie discipline sportive. A loro è stato sottratto di utilizzare struttura sportive moderne che con quei 700 mila euro potevano essere realizzate.

 

 

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One comment

  1. A Santeramo i problemi da risolvere sono due: i conducenti e la macchina.

    Non ci sono dubbi che gli amministratori non siano all’altezza. Chiaramente, non sono in grado di indirizzare e controllare nulla.

    Ma bisogna intervenire anche sulla macchina, chiaramente, sui dirigenti comunali.

    In questo caso, la domanda è stata presentata, ma è stata predisposta con i piedi.

    È stata scartata per: 1) mancata verifica preventiva e validazione del livello di progettazione – 2) pervenuta priva della documentazione e delle dichiarazioni richieste.

    Ora, va bene che ci si chieda chi sia l’assessore senza spessore.

    Ma a me piacerebbe conoscere soprattutto il nome del dirigente comunale (ossia del responsabile del procedimento amministrativo) che doveva controllare la regolarità e completezza della domanda, prima di sottoscriverla e inviarla.

    L’assessore dovrebbe dimettersi e il dirigente dovrebbe essere licenziato.

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