GIORNATA DELLA MEMORIA: NUTRIMENTO PER LA PACE

Impegno di tutti a mettere in pratica gli insegnamenti della scuola dei campi di sterminio.

Il genere umano deve ancora trovare le parole adatte per condannare lo sconfinato orrore della Shoah. Forse non esistono ancora né esisteranno. Il genocidio è stato di grandi dimensioni umane per essere racchiuso in dure parole di condanna che pur non devono mancare nella giornata di oggi. E’ qualcosa che va oltre le parole. Ci appartiene intimamente, risiede nella profondità del cuore dove si conservano, tante volte senza parole, i sentimenti più cari; dove ha posto privilegiato il triste ricordo di quanto accadde nei campi di concentramento nazifascisti; dove la voce che si si prova a dare alle parole, cede all’emozione nonostante siano trascorsi 76 anni dalla scoperta del brutale genocidio di uomini, donne, vecchi e bambini. Il ricordo del sacrificio di questa moltitudine di persone, Ebree in grandissima parte, è utile conservarlo anche nel nostro tempo se è vero come è vero che mai più deve verificarsi una crudeltà del genere e se è vero come è vero che il modo migliore perché ciò non avvenga è lavorare ogni giorno per la Pace, primario bene prezioso da perseguire e tutelare. Sempre. Anzi, se rovistiamo meglio tra i sentimenti e le emozioni che danzano nel cuore, possiamo comprendere che la Memoria di questa giornata deve essere nutrimento per la Pace. Di questo nutrimento non dobbiamo saziarci mai ma avere sempre fame tutti i giorni. Nel mondo di oggi, sconvolto dalla pandemia e avviato verso cambiamenti epocali straordinari, non vanno dimenticate le tante “Shoah” che infestano l’umanità. Tante nazioni sono in lotta tra loro e dentro di loro e a farne le spese, ieri come oggi, sono gli inermi, la gene indifesa, i poveri. Nel nome della grande Shoah che rimane il faro che deve sempre illuminare le coscienze dei Governi e dei singoli, le guerre territoriali all’interno delle quali si consumano barbarie e devastazioni umane terribili, vanno cessate per mettere in pratica gli insegnamenti della scuola dei campi di sterminio. Fino a quando questo traguardo di Pace non sarà raggiunto, la Memoria deve essere per tutti sostentamento dell’anima che deve generare, individualmente e collettivamente, impegno, solidarietà, attenzione, sensibilità, fratellanza, preghiera.

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