LA SAN FRANCESCO ALL’EXPO 2015

Essere parte del ristretto novero della scuole di eccellenza è motivo di grandissima soddisfazione.
Gratificazione per docenti, alunni, dirigente scolastico e di riflesso per famiglie, comunità e territorio tutto.

Posto sotto i grandi riflettori di EXPO Milano 2015, il tanto spesso poco gratificato lavoro dei nostri maestri elementari, chiamati a far crescere cervelli, promuovere coscienze e assicurare responsabile futuro, trova dovuta collocazione e  riconoscimento.
A meglio comprendere il successo della San Francesco, può aiutare il ricordare, seppur succintamente, cos’è  Expo 2015 a Milano. Vetrina mondiale per il più grande progetto mai realizzato sull’alimentazione e nutrizione dell’uomo su questa terra.
Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” è il tema proposto. Ardito e vivace raffronto sul problema del sostentamento che l’Italia, con delega assegnata a  Milano, chiama l’intera comunità internazionale ad affrontare.
Oltre che confronto è occasione per prospettare soluzioni alle inaccettabili contraddizioni che il mondo oggi presenta: milioni di persone denutrite soffrono quotidianamente la fame a fronte di chi, per troppo cibo, patisce problemi di salute, accentuati da alimentazione non corretta.
Chi ha troppo commette l’insulto di gettare in pattumiera oltre un miliardo di tonnellate di cibo all’anno, chi è privo dell’indispensabile, nell’indifferenza generale, muore di stenti. Un oscillare osceno tra consumi smodati e privazioni terribili.
In questo contesto, con studio su scelta di stili di vita compatibili, i ragazzi della San Francesco sono da più anni impegnati. Il loro progetto “ Coltiva il tuo orto. Mangerai sano e preserverai il Pianeta” li porta oggi, riconosciuti e festeggiati per merito, a Expo 2015.
Faremo in modo di essere all’altezza del compito”, “ rappresenteremo la Puglia, in particolare e soprattutto l’Area dell’Alta Murgia”, “ avvicinandoci a Milano EXPO c’è in noi legittima preoccupazione per l’impegno che ci attende, ma non ansia”; “ questo successo con altri conseguiti e le  quotidiane esperienze su modelli di comportamento alimentare, ci arricchiscono e ad un tempo ci vaccinano!”.
Queste, in sintesi, le affermazioni di Maria Digirolamo, dirigente della scuola premiata di via Domenico Savio.
A seguire la piacevole presenza di Francesca Pietroforte, che la cronaca politica dell’ultim’ora  vuole destinataria della delega alla cultura e all’attuazione del programma dell’Area Metropolitana.
Sue le parole: “ i due progetti premiati, qui a Santeramo e ad Altamura, ci riempiono di orgoglio”,  “un riconoscimento che va a favore di tutta la nostra comunità”, “ entrambe le scuole, nella grande vetrina dell’EXPO saranno voce e testimonianza del nostro territorio metropolitano così ricco di  peculiarità”.
I dodici minuti di ripresa televisiva non ci hanno offerto l’intervento di D’Ambrosio sindaco. Qualcosa deve averla pur detta giacché, in fase iniziale d’incontro, l’occhio della telecamera lo ha colto nell’atto di accertarsi della presenza in tasca destra del classico foglietto di supporto.
Sull’incontro una osservazione: la sala riunioni era gremita di mamme; sono mancati totalmente i padri. Tutti, ma proprio tutti al lavoro? Un solo giovane uomo in prima fila.
Giunge notizia che anche per il primo circolo didattico pervengono premi e riconoscimenti di altissimo livello. Come dire che “se la San Francesco chiama, l’ Hero Paradiso risponde”. E viceversa. Eccellenze pertanto sulle due sponde. E’ festa di ricchezza per i nostri due circoli didattici.
Al politico, qualsiasi sia il suo colore di appartenenza partitica, tentato nell’occasione dalla visibilità della passerella, il valutare l’opportunità a desistere dalla tentazione di salire sul carro dei festeggiati. E’ festa tutta dei nostri scolari. Non vanno disturbati.
E’ stato promesso l’arrivederci a settembre. Sarà l’occasione per ascoltare, questa volta, i diretti interessati, alunni e docenti, sull’esperienza milanese. A ben sentirvi.

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One comment

  1. Ottimo. Lasciamo che la festa sia solo degli alunni, delle famiglie e degli insegnanti, e lasciamo i politici a casa.

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