A SANTERAMO GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE UNITARIA CON I SINDACI STOP 5 G

Il Comitato Cittadini Consapevoli Santeramo in Colle ha concordato di aderire alla “Giornata Nazionale di Mobilitazione Unitaria con i Sindaci Stop 5G” promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G per il 20 giugno 2020 organizzando un sit-in in Piazza Municipio in linea con le nostre precedenti iniziative di sensibilizzazione nei confronti dell’amministrazione sul tema inquinamento elettromagnetico. Nell’attuale panorama nasce forte l’esigenza da parte dei cittadini di stringersi al fianco dei sindaci, come quello di Santeramo, che hanno emanato un provvedimento per sospendere la sperimentazione sul proprio territorio a tutela della salute pubblica in attesa di studi indipendenti sugli effetti ambientali e biologici. Le nostre attenzioni non fanno che unirsi al coro crescente di richieste di maggiore sicurezza che vede coinvolti molti paesi nel mondo tra cui Svizzera, Slovenia, Belgio, Cipro e Australia ed in Italia dove sono ben 543 ufficialmente stop 5g e 362 i cui sindaci che hanno emanato ordinanze a favore di una moratoria. Concordiamo pienamente con le innumerevoli associazioni e comitati nazionali promotrici dell’iniziativa, dichiarando che in questo momento più che mai urge denunciare la pericolosa deriva elettromagnetica contenuta nel dossier “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, redatto per il Governo Conte dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao. Il documento tecnico Colao, contiene infatti una serie di richieste che, se adottate, consentirebbero di irradiare tutto il territorio senza soluzione di continuità fino a 61 V/m di campo elettrico emesse potenzialmente da milioni di nuove antenne per una sommatoria multipla e cumulativa di radiofrequenze da onde non ionizzanti, tra gli agenti cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che ne rivaluterà la classificazione oncogena entro il 2024. Il dossier prevede poi di escludere qualsiasi forma di opposizione locale al 5G, scontrandosi con il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, con la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria (che vede nel Sindaco – ufficiale di Governo – la massima autorità garante della tutela della salute pubblica), con le prerogative urbanistiche riconosciute a Regioni e Comuni di localizzare gli impianti di radiodiffusione e telefonia mobile regolamentandone l’installazione nel proprio territorio come previsto dalla “Legge Quadro sull’Inquinamento Elettromagnetico” n. 36/2001. Per cui anche noi, come portavoce di tante famiglie e di tanti cittadini chiediamo: 1. di valutare negativamente e non adottare le “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022” redatte dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao; 2. di sospendere immediatamente qualsiasi forma di sperimentazione tecnologica del 5G e di ogni forma evoluta di 4G nelle città italiane, in attesa della produzione di evidenze scientifiche indipendenti sull’impatto, promuovendo la ricerca di tecnologie più sicure, meno pericolose ed alternative al wireless; 3. di non innalzare gli attuali valori limite di legge nella soglia d’irradiazione elettromagnetica dei 6 V/m (0,1W/mq) nel caso di esposizioni in edifici adibiti a permanenze superiori a 4 ore, puntando sulla minimizzazione del rischio sanitario come indicato nei Report del Bioinitiative Group, dal Parlamento Europeo nella Risoluzione del 2009 e dall’Assemblea del Consiglio d’Europa con la Risoluzione n° 1815 del 2011. Santeramo 19/06/2020 Comitato Cittadini Consapevoli Santeramo

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One comment

  1. I 5 Stelle, Colao e il… 5 G
    Parafrasando Dipietro alcuni mesi fa molti cittadini si chiesero ” ma che ci azzecca Colao con il virus?”.Vittorio Colao fu, infatti, nominato da Conte (?) in una delle tante task force per arginare la pandemia e per la ” ricostruzione” del Paese. Che Colao fosse portatore di ben altri interessi lo si sapeva e nessuno si era illuso che poteva parlarci di genetica o di vaccini. A ognuno il suo e quindi all’ ex ad. di Vodafone competeva altro. Ma subito qualcuno iniziò a sussurrare che forse Colao poteva, non solo portarci il 5G, ma diventare il vero Presidente del Consiglio, dopo la debacle contiana. Inizio’ così a farsi strada un malumore di fondo nei pentastellati che non solo si chiedevano chi avesse messo lì Colao ma,soprattutto, quale era il vero fine. A quel punto l ‘ unica via di uscita era dichiarare guerra al 5G per liberarsi di Colao. Non è escluso che in un futuro prossimo toccherà a Casaleggio sdoganare il 5G, così come prima o poi accadrà per il ponte sullo stretto. Ma ora quello che conta è salvare Conte.
    Sempre se gli elettori lo permetteranno.
    Un saluto, Franco Labarile

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