“Pierino Fiorentino” è un nome di fantasia dietro al quale c’è una mente brillante. E’ meglio che tolga il burka.
Sono tra quelli – e sono tantissimi – che restano davvero meravigliati per l’eleganza e per l’efficacia della satira politica di “Pierino Fiorentino”. Mi sono giunte anche attestazioni di ammirazione da parte di amici lontani. Di lui mi parla sempre un caro amico non avendo volutamente nessun profilo su fb. La satira politica è un’arte che racchiude in “quattro schizzi” l’immagine di una grande questione che nessun articolo potrebbe meglio descrivere. Una sola vignetta è come leggere un libro. E quest’arte non è da tutti. E’ necessario essere dotati culturalmente ed essere profondi conoscitori dell’argomento che si vuole trattare. Se concorrono questi due elementi, ogni satira diventa una perla di divertimento e di sana ilarità. Fa piacere anche a chi viene satirizzato, a meno che non abbia la coda di paglia di esternare infantile dispiacere e finanche di provare ad oscurare il luogo in cui la satira viene pubblicata come è successo a nostro “Pierino”. La sua satira è molto arguta e pungente. Non è seconda, credo veramente, ai grandi maestri di questo genere comunicativo a partire da Pillinini della Gazzetta del Mezzogiorno, dagli indimenticabili Forattini e Fortebraccio, ecc. Spero che “Pierino” continui a donarci, in maniera solare, la gioia di sorridere in un comune nel quale il broncio è stampato sul volto di molti, a partire dagli infruttiferi amministratori.
Però…
Di “Pierino” non ho mai condiviso l’anonimato. “Pierino Fiorentino” è un nome di fantasia dietro al quale c’è una mente brillante che sa cogliere i momenti più significativi soprattutto della vita amministrativa e racchiuderli in poco spazio. Non condivido che la sua satira sia coperta dal burka di una generalità inventata. Posso immaginare che questa vile debolezza di “Pierino” possa essere anche giustificata per paura di ritorsioni o di ricatti. Ma non può essere affatto condivisa. Coloro i quali si nascondono – e sono tanti soprattutto nei commenti di news su altri social – sono povere persone frustrate ed ignoranti. Ma “Pierino” non è di questa famiglia. E’ geniale con la sua fantasia e colto, molto colto. Con tutta franchezza, se decidesse di continuare a vestire il burka, credo che sia meglio che “Pierino” smettesse. Per come è mal messa, la nostra città ha bisogno di uomini coraggiosi che si assumano a testa alta e scoperta le proprie responsabilità nel bene come nel male. Non vuole essere un richiamo al nostro “Pierino”. Solo uno spunto di riflessione e di incoraggiamento a descrivere la realtà intingendo la penna nella luce del sole. Come fanno gli uomini veri.