Matera, Santeramo, Milano. “Entità” la mostra itinerante di Smerakda Giannini approda a Santeramo. Venerdì 17 ottobre alle ore 20.00 l’inaugurazione. E’ la seconda tappa di un viaggio che proseguirà verso Milano e altri capoluoghi nazionali.
Sono dimore di prestigio ad accogliere le nove opere della fotografa italo-svizzera: per Matera è stata selezionata la chiesetta sconsacrata dello storico Palazzo Gattini. A Santeramo le stanze del Palazzo Marchesale. Per Milano si stanno valutando diverse sedi: il foyer del teatro Parenti, un atelier in via Garibaldi o alcuni spazi della sede dell’Università Bocconi.
I quadri “raccontano” il percorso artistico e di vita della fotografa impegnata in lavori in tutto il mondo che Antonella Marino ha sintetizzato così: “ E’ un omaggio alla sacralità della bellezza, intesa come armonia interiore e perfetto equilibrio degli opposti. Si leva in “volo” un sinuoso nudo femminile (ritratto di un’ amica danzatrice oggi scomparsa), che introduce un aspetto cardine del pensiero dell’ autrice: l’anelito verso la libertà, attraverso il superamento delle paure e una profonda conoscenza di se stessi. E’ un messaggio trasmesso anche dagli altri lavori esposti, grandi foto con plastici corpi su luminosi contrasti bianco/ nero (o a colori solo nelle poche immagini scattate all’esterno) e tenui scritte a sottolineare i concetti, che esprimono l’esigenza di comprendere se stessi per aprirsi agli altri e offrire così un modello di relazione armonica dai risvolti non solo individuali ma anche sociali.”
Parte integrante della mostra anche un video “Occultamento o candore” in proiezione continua per illustrare ai visitatori, attraverso immagini e didascalie, l’importanza dell’equilibrio di energia maschile e femminile in ogni essere umano.
Santeramo è un luogo di ricordi e di memoria per Smerakda. La mostra è stata, infatti, voluta dall’artista per rendere omaggio al padre Amedeo Giannini: accademico e appassionato di fotografia è nato nel 1932. L’ amore contrastato dalla famiglia per Angela lo allontana Santeramo e lo porta a Milano. Partecipa a un concorso fotografico con tutta la sua carica creativa: per realizzare la sua foto in concorso toglie dalla macchina fotografica l’obbiettivo e lo sostituisce con il fondo di un bicchiere, vince il concorso e si trasferisce in Svizzera. Qui ha lavorato come fotografo in diversi settori: moda, pubblicitá, reportage per giornali e reportage per privati. Era il fotografo di casa del Consolato Italiano a Zurigo.Era conosciuto da tutti l’italiani in Svizzera per il suo lavoro ma anche per il suo impegno a favore degli emigranti, per loro ha creato diversi centri di incontro. Ha partecipato alla realizzazione della scuola d’Italia a Zurigo. Organizzava feste in cui invitava cantanti e comici italiani.
Smerakda Giannini: Figlia d’arte comincia a maneggiare la macchina fotografica fin da bambina. Con il tempo affina la sua naturale predisposizione a lavorare per immagini attraverso gli studi presso la scuola d’arte di Ginevra, frequenta diversi corsi di specializzazione a Milano con fotografi di Moda. Ha viaggiato in tutto il mondo, ha fatto esperienze da formatrice per giovani fotografi in Asia a Giakarta, Manila, Hong Kong. Si aggiudica il primo premio al Concorso Internazionale d’Arte “La Grisaglia” in Abruzzo. La sua prima personale si conclude con grande successo di critica e di pubblico nella chiesetta sconsacrata di Palazzo Gattini a Matera il 28 luglio 2014.