LA MACCHINA DEL TEMPO DEL DIALETTO PRENDE IL VOLO

Venerdì 3 febbraio, alle 18, presso Palazzo Marchesale di Santeramo. Conversazione con e sul dialetto santermano. Intervengono cultori e scrittori in vernacolo. Testi, sketch, esposizione di libri, di arnesi di artigiani.


Parte venerdì 3 febbraio la macchina del tempo del dialetto di Santeramo, macchina costruita dalla Pro Loco G. Tritto e guidata da Onofrio Arpino, prima come presidente Pro Loco e ora come responsabile della Giornata Nazionale del Dialetto Locale (5° edizione), promossa annualmente dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (UNPLI).
La macchina del tempo del nostro dialetto è capace di farci fare un salto all’indietro in un tempo indefinito e un viaggio linguistico-espressivo che comunica idee, emozioni, sentimenti, relazioni, descrizioni attraverso situazioni di grande vitalità e storia.
La macchina trasporta ben quindici “guide” linguistiche locali e tre ospiti (provenienti da Matera, Altamura e Roma) che con le loro composizioni in vernacolo si oppongono al rischio di estinzione del dialetto (ogni 14 giorni ne scompare uno), e si impegnano nelle attività di recupero e tutela di saperi e tradizioni locali sempre più minacciati.
La macchina trasporta un baule del nostro patrimonio immateriale. Basta aprirlo per trovarvi cultura orale, civiltà, radici in grado di fermare lo smottamento della identità di santermani verso contaminazioni globali e omologazioni imposte dai nuovi media e tecnologie digitali.

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