Il Commissario straordinario per l’emergenza Xylella, Comandante Giuseppe Silletti, delinea le misure di prevenzione che gli olivicoltori devono mettere in pratica con urgenza per salvare gli ulivi.
“E’ necessaria un’azione immediata di potatura, trinciatura, sarchiatura e aratura dei terreni olivetati della zona infetta da Xylella fastidiosa nella zona salentina per evitare il diffondersi del vettore, ovvero dell’insetto sputacchina, causa della propagazione del fitopatogeno”, così il Commissario straordinario per l’emergenza Xylella, nominato dalla Protezione Civile, Comandante Giuseppe Silletti.
“Tra poco più di un mese, dopo la schiusa delle uova – prosegue Silletti -, i giovani, ancora stanziali, sono soliti vivere sulle erbacce presenti ai piedi degli olivi: buone pratiche colturali adeguate, interventi periodici, come la potatura, tesi all’arieggiamento delle piante e miglioramento dello stato vegetativo, possono ridurre in maniera imponente tali vettori, senza alcun impatto ambientale”.
“Si tratta di un’azione di cura e prevenzione che gli olivicoltori devono mettere in pratica urgentemente e immediatamente – conclude -, per evitare che, a fine aprile e inizi maggio, ad essiccamento delle colture spontanee, i vettori risalgano sulle cime degli ulivi, proseguendo, come hanno già fatto, la loro azione distruttiva dei nostri alberi”.
La sputacchina, l’insetto vettore del batterio chiamato “xylella”, si nutre della linfa dai vasi xilematici degli alberi di olivo, sino a all’essiccamento e, poi, morte. Per questo motivo è detto del “ceppo CoDiRo”, (Complesso dell’Essiccamento Rapido dell’Olivo).
A breve il Commissario straordinario presenterà il Piano di azione da sottoporre all’approvazione del Dipartimento della Protezione Civile, previa istruttoria di un Comitato di monitoraggio già nominato.