VITTORIA EUROPEA: LA FOTO PIU’ BELLA

Vialli e Mancini come due bambini felici che temono di perdersi

Tra le migliaia e migliaia di foto che hanno immortalato la strepitosa vittoria della nazionale italiana di calcio al campionato europeo, la più bella per chi scrive è l’abbraccio in lacrime tra Gianluca Vialli e il c.t. Roberto Mancini. Trovo in essa la sofferenza tra due veri amici che si scioglie in lacrime dinanzi alla meritata conquista della coppa in palio. Una sofferenza non solo per i sacrifici sopportati nel corso della preparazione al campionato europeo, per le epiche battaglie calcistiche combattute sul rettangolo da gioco ma anche per i sacrifici vissuti e condivisi nel corso della loro lunga amicizia fino a diventare condivisione fraterna. Una foto che va al di là della coppa perché quelle lacrime si fondono in un afflato di amore sincero tra due campioni della vita prima di esserlo stati alla grande sul campo da gioco. Questa foto è la sintesi di un rapporto di amicizia unico, vero, sincero contenuto in maniera straboccante in quella coppa e che è venuta alla luce dopo che i loro occhi, ma molto di più i loro cuori, l’hanno manifestata con le lacrime, come due bambini felici che si vogliono bene e che temono di perdersi. C’è da credere che quelle lacrime sarebbero state versate allo stesso modo ma senza stare sotto i riflettori del palcoscenico sul quale sono meritatamente saliti se il risultato sportivo finale fosse stato diverso perché i loro cuori pulsano all’unisono per l’energia straordinaria dell’amicizia che li lega. Ma c’è di più se si pensa alle precarie condizioni di salute di Gianluca Vialli. Piangono insieme anche per questo ma per questa ragione sono lacrime di fiducia e di speranza. L’amicizia è straordinariamente grande quando è sincera e in ogni circostanza che la vita ci pone dinanzi. Gianluca e Roberto hanno vinto per noi questo campionato di vita perché anche noi, chissà dove e chissà quando, avremo loro come modelli di pianto per essere veramente e sinceramente felici. La coppa che è pur bella averla portata in Italia, non potrà mai indurci a dimenticare che, alla fin fine, l’essere umano è un nulla se vive per se stesso e se non cerca e non incontra il suo simile nelle lacrime sia nella gioia sia nel dolore. A loro il mio grazie. Se la vittoria sportiva conquistata a Londra è già scritta nel libro della Storia, questo abbraccio tra le lacrime è un insegnamento d’amore per tutti.

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