Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Alle ore 19:00 del 29/7, come previsto, è stato rimosso il blocco organizzato dall’Unione Sindacale di Base dinanzi ai cancelli della sede Centrale della Natuzzi Spa, a seguito dell’annuncio da parte della sopra citata società di voler avviare le procedure per il licenziamento di 335 suoi dipendenti. Pertanto la circolazione stradale in via Iazzitiello è ripresa regolarmente e i lavoratori che si erano incatenati alla porta d’accesso dell’azienda sono tornati alla loro vita privata.
Naturalmente, la lotta è stata soltanto sospesa, per consentire agli operai, che rischiano di ritrovarsi tra qualche settimana disoccupati, di recuperare le necessarie energie psico-fisiche. Lunedì p.v. saranno valutate le opportune forme di lotta da adottare fino a quando la Natuzzi Spa non avrà richiamato a lavoro tutte le maestranze attualmente in Cassa integrazione straordinaria.
La proposta dell’USB per scongiurare i licenziamenti collettivi è semplice e praticabile: estendere il Contratto di Solidarietà, che attualmente coinvolge 1.915 dipendenti della Natuzzi Spa, anche ai 335 ora in Cassa integrazione e che il 15 ottobre 2016, data di scadenza di questo ammortizzatore sociale, potrebbero perdere il posto di lavoro. Si tratterebbe di lavorare soltanto mezz’ora in meno (comunque retribuita al 70%) e nessun lavoratore rimarrebbe fuori dal ciclo produttivo. Tra l’altro risulta ancora incomprensibile il motivo per cui il 3 marzo 2015 ad alcuni addetti (gli stessi che adesso rischiano il licenziamento) è stato riservato un trattamento diverso dai loro colleghi, a cui è stato applicata la Solidarietà.
La Natuzzi Spa, inoltre, deve presentare un piano industriale, degno di questo nome, che miri a salvaguardare il futuro lavorativo di tutti i suoi dipendenti e non a prolungarne soltanto l’agonia.
Felice Dileo
Coordinamento USB-LP Natuzzi Spa