Nell’indifferenza il comunicato stampa di fare luce sull’appalto a firma del consigliere comunale Avv. Domenica Conversa
A luglio scorso, l’Avv. Domenico Conversa, che nel frattempo ha indossato la maglia del PD dopo essere uscito dal SEL di cui era il capogruppo consigliare, chiedeva all’Amministrazione Comunale notizie circa l’appalto per la pubblica illuminazione della durata di venti anni e per un importo complessivo di quasi dieci milioni di euro. In un comunicato stampa, il consigliere Conversa dichiarava di aver ““sempre manifestato fuori e dentro il consiglio comunale dubbi sulla legittimità” dell’appalto” anche in virtù di un parere dell’Autorità di Vigilanza. “Considerato che a tutt’oggi, continuava l’Avv. Conversa, non è stato sottoscritto alcun contratto con l’eventuale ditta aggiudicatrice, ho chiesto all’Amministrazione Comunale di sospendere il procedimento amministrativo al fine di verificare la reale legittimità formale e sostanziale del suddetto appalto e, nel caso, annullarlo in autotutela”. Dall’alto della sua esperienza professionale, l’Avv. Conversa cercava di scuotere il Sindaco e la Giunta che era necessario rivedere l’iter procedurale dell’appalto fino a suggerirne, eventualmente, l’annullamento. Ma queste cose, da un orecchio sono entrare e dall’altro sono uscite. Il consigliere comunale facente parte dello Partito del Sindaco, è rimasto inascoltato e dell’appalto non si sa più niente. Sembra essersi eclissato, coperto dal buio nelle segrete stanze fino a far divenire tenebre ciò che, invece, sarebbe stata luce e trasparenza. Per coerenza intellettuale e politica, l’Avv. Conversa è invitato a non cascare nel buco nero dell’indifferenza adesso che ha cambiato squadra, e di continuare, con la sua tenue torcia tascabile che illumina la sua iniziativa politica, a cercare di fare luce sull’appalto. Le sue pubbliche affermazioni che avevano ingenerato fiducia e interesse nell’opinione pubblica santermana, sono di una chiarezza unica che non esondano in interpretazioni diverse. Domanda: ce la farà il nostro “elettrico” consigliere a completare l’opera che ha iniziato? Quando lo farà? Oppure anche la sua tenue lampadina ha ormai le pile esauste?