TEGOLE CADENTI, ESTRANEITA’ PROTEZIONE CIVILE

Trascorsi venti giorni dalla segnalazione, un po’ tanti per affrontare e risolvere l’urgenza che persiste.

Nel giro di qualche giorno ritorniamo sulla delicata questione delle tegole cadenti dal tetto dell’ex Convento francescano per una doverosa puntualizzazione per il ristabilimento della verità delle cose, alla quale siamo da sempre ancorati e rispettosi.

L’urgente intervento richiesto per la messa in sicurezza della situazione non compete, come erroneamente avevamo scritto, alla Protezione Civile del Comune di Santeramo in capo all’operoso responsabile dott. Vincenzo Caporusso, Comandante della Polizia Municipale, bensì nella spettanza del Settore Lavori Pubblici e/o del Patrimonio comunale in quanto l’abbandonato ex Convento è di proprietà del Comune.

Ovviamente, al Comandante Vincenzo Caporusso, non esitiamo un solo istante a porgere pubblicamente le nostre scuse.

Chi non fa niente, non sbaglia mai. Dalle nostre parti, quando sbagliamo ripariamo con immediatezza a testa alta e cuore umile.

Il Comando PM, per sua competenza, ha fatto quello che doveva ovvero interdire al traffico la parte di Via Togliatti adiacente alla struttura.

Per il resto rimaniamo in attesa che il pericolo della caduta di altre tegole danzanti sul tetto dell’ex Convento, sia rimosso. Da quando abbiamo segnalato la situazione (13 novembre 2019) sono trascorsi venti giorni, un po’ tanti per affrontare e risolvere l’urgenza e nulla è stato fatto.

Da fonti ufficiose, sabato scorso avevamo raccolto la voce che questa mattina si sarebbe messo mani ma, purtroppo, non abbiamo notato nulla.

Abbiamo scelto la foto dell’affresco dell’Ultima Cena per arredare la presente news, per richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale affinché, in sede di rimozione delle tegole che ballano, si effettui il ripristino “possibile” del tetto per scongiurare eventuali infiltrazione di acqua.

E’ sufficiente ricordare che all’inizio degli anni ’70, l’ala posteriore dell’ex Convento crollò completamente proprio a causa di copiose infiltrazioni.

Da quella situazione siamo fortunatamente lontani ma questo non significa non tamponare oggi una piccola lesione prima che, con la trascuratezza, diventi una crepa.

E’ superfluo ribadire che continueremo a monitorare la situazione e ad informare i nostri cari lettori.

 

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