TARI E QUALI

Anche per il 2015 tanta confusione sui criteri di applicazione delle tariffe della tassa rifiuti.

 

E’ ancora in corso la distruzione delle cartelle per il pagamento della Tari per il 2015.Per la prima scadenza, già fissata per il 15 ottobre, non c’è nessun problema. La Giunta Comunale ha provveduto a posticiparne il pagamento al 30 ottobre. Resta invariata la scadenza della seconda rata al 30 novembre prossimo. I conteggi della tassa, però, lasciano ancora a desiderare. Tanti i contribuenti che si stanno rivolgendo presso l’Ufficio Tributi del Comune per la richiesta di chiarimenti. I malumori sono “tari e quali” a quelli dell’autunno dello scorso anno perché c’è ancora molta confusione sui criteri di applicazione delle tariffe o, quanto meno, poca chiarezza nella comprensione dei calcoli da parte della gente comune. La novità per questo anno è che gli importi per le sole pertinenze delle abitazioni principali sono state ridotti rispetto a quelli del 2014 quando – non sono state mai chiarite le motivazioni – le tariffe per garage, cantine, ecc. consideravano anche il numero dei componenti il nucleo familiare. Quest’anno il correttivo, come giusto che fosse, che sta a significare certamente un risparmio da parte dei contribuenti ma anche e soprattutto la conferma del madornale errore di calcolo da parte dell’Amministrazione Comunale. Ci si chiede, allora: come mai quanto è stato pagato in più nel 2014 non è stato sottratto dall’importo da pagare per il 2015? La risposta l’affidiamo ad un vecchio adagio popolare: “Chi è capace di togliere il fiorone dalla bocca del maiale?” Tanto per farci una ragione che i soldi in più che nel 2014 sono stati indebitamente sottratti alle tasche dei contribuenti, non saranno restituiti. Ma vi è di più. Perché non viene applicato il disposto dell’art. 14 del regolamento Tari? Questo articolo recita testualmente: “In caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente, il tributo dovuto dai contribuenti coinvolti è ridotto in misura dell’80%, per il periodo in cui si è protratta l’interruzione del servizio”. E, infine, perché le tariffe stabilite dall’Amministrazione Comunale sono aumentate del 4% per “tributo provinciale”. Ma la Provincia di Bari non è stata abolita? Se fossero applicate queste legittime riduzioni o se qualcuno si preoccupasse di farle rispettare, pagare la Tari 2015 sarebbe come prendere un caffè al bar.

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