SVELATA A GINOSA LA TECA CON I RESTI DELLA QUARTO SAVONA QUINDICI, L’AUTO DELLA SCORTA DI GIOVANNI FALCONE

 

Si è svolta stamattina 12 maggio in Piazza Marconi a Ginosa la cerimonia di svelamento della teca della Quarto Savona Quindici, l’auto della scorta del magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini che viaggiavano a bordo della Fiat Croma blindata, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

 

Un’iniziativa promossa dall’I.C. Deledda-Bosco e dal Comune di Ginosa, rientrante nel progetto scolastico “Legalità’’, percorso caratterizzato da incontri con le Forze dell’Ordine e autori di libri che avevano come tema centrale proprio la legalità.

 

Il primo degli eventi rientranti nelle due giornate dedicate alla legalità e all’antimafia si è svolto alla presenza dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale, del Prefetto di Taranto, del Questore di Taranto, del Procuratore Capo di Taranto, della sig.ra Tilde Montinaro, sorella di Antonio, caposcorta di Falcone, dei rappresentanti delle associazioni Libera e Avviso Pubblico, delle autorità civili, militari e religiose e degli studenti delle scuole territorio.

 

<<Quelli vissuti oggi sono momenti storici per le nostre comunità, oltre che un’importante tappa di un percorso avviato insieme alle scuole che ci ha permesso di conoscere le preziose testimonianze di donne e uomini che hanno fatto della legalità uno stile di vita – ha dichiarato il sindaco Vito Parisi durante il suo intervento – tutte le iniziative portate avanti finora rappresentano un investimento nei confronti dei ragazzi, affinchè i messaggi trasmessi incidano positivamente sulle vite di tutti e possano fare la differenza quando ci troveremo a scegliere da che parte stare.

 

Il contachilometri della Quarto Savona Quindici non si è mai fermato e continua a funzionare grazie alla forza di volontà e all’impegno di coloro che oggi, come allora, a distanza di trent’anni dalla strage di Capaci, continuano a contrastare le mafie dedicando le proprie vite a questo.

 

La teca con i resti della Quarto Savona Quindici è testimonianza crudamente reale di una sanguinosa strage, ma anche della lotta alla criminalità organizzata e della cultura della legalità di cui TUTTI, a partire sin dalla giovanissima età, dobbiamo farci portavoce e naturale espressione.

 

Un ringraziamento a tutte le autorità presenti, alla sig.ra Tilde Montinaro per la preziosa testimonianza, all’Istituto Deledda-Bosco, al dirigente scolastico Vita Surico, alle docenti che hanno curato il progetto “Legalità’’, agli studenti e a tutti coloro che hanno preso parte e contribuito alla riuscita di questo evento>>.

Il programma per le prossime ore prevede:

 

Nel pomeriggio di venerdì 12 maggio, incontro-dibattito a partire dalle ore 19,30 con il sindaco Vito Parisi, Francesco Accordino, ex capo della sezione omicidi della Squadra Mobile di Palermo, Luciano Traina, fratello di Claudio Traina, agente assassinato nella strage di Via D’Amelio, Michele Abbaticchio, vicepresidente nazionale dell’associazione Avviso Pubblico, Maria D’Oria, referente Libera – Presidio di Mottola e Leonardo Palmisano, direttore artistico di Legalitria. Modera Davide Giove, portavoce Forum III Settore.

 

A seguire, proiezione del docufilm “La mafia ha paura – Storia di un Sud che può vincere” realizzato da Avviso Pubblico. La voglia di rivalsa di una città e di una comunità colpite, in una gelida mattina di fine 2017, dall’omicidio di Anna Rosa Tarantino. Una donna innocente uccisa ‘per errore’ nel centro storico di Bitonto, durante un conflitto a fuoco tra gruppi criminali rivali. Il risultato è un prodotto pensato per le scuole al fine di promuovere il dibattito sull’attuale situazione meridionale e su quello che la società civile potrebbe fare per il contrasto alle pratiche mafiose.

 

Il giorno 13 maggio, alle ore 9:30, si terrà la marcia della legalità con raduno e partenza da Piazza Nusco, a cui parteciperanno le scuole di Ginosa e delle città limitrofe.

Alle 10:30 interverranno Francesco Accordino, ex capo della sezione omicidi della Squadra Mobile di Palermo, Luciano Traina, fratello di Claudio Traina, assassinato nella strage di Via D’Amelio, Rita Romano, Gip/Gup del Tribunale di Taranto e presidente ANM sez. di Taranto, Remo Pezzuto, referente provinciale coordinamento Libera – Presidio di Taranto e Michele Abbaticchio, vicepresidente nazionale dell’associazione Avviso Pubblico.

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