Il mancato condono sbarra la possibilità di accedere ai bonus.
Nel Consiglio Comunale di Santeramo in Colle tenutosi il 29 luglio 2021 si è discusso di una mia interpellanza, avente ad oggetto il grave ritardo dell’Ente Comunale nell’evadere le pratiche di condono edilizio, delle quali alcune addirittura risalenti al 1985, ed attualmente quantificate in 456, rimaste nel limbo per alcune errate scelte delle passate amministrazioni. Con l’amministrazione dell’allora sindaco D’Ambrosio, che sospendeva le convenzioni in essere con i tecnici incaricati dell’istruttoria, e, con l’amministrazione dell’attuale Sindaco Baldassarre, per la scellerata decisione di eliminare la figura del dirigente dell’Ufficio Tecnico, salvo poi successivamente ripristinarlo, ma bloccando ogni attività dello stesso e l’affidamento delle convenzioni. La necessità di evadere le pratiche di condono, oltre al sacrosanto diritto del cittadino di ricevere risposte dalla pubblica amministrazione entro tempi ragionevoli, nasce anche dalla circostanza che ci sono una serie di bonus e agevolazione, per chi fa ristrutturazione, non da ultimo quello del 110, che mette in movimento tutto un settore edilizio, creando una ripresa economica di tutte le aziende che vi operano, ma i proprietari per potervi accedere che necessitano della regolarità urbanistica. Se le pratiche di condono non vengono definite, oltre al danno proprio al settore economico dell’edilizia, si crea un danno economico verso tutti quei cittadini che possono e hanno il diritto di ottenere il condono, ma la pratica non viene evasa e che, potranno anche esercitare un’azione di risarcimento danni verso il Comune di Santeramo. Nella discussione dell’interpellanza l’assessore architetto Porfido, oltre che a giustificare i ritardi, con argomentazioni poco convincenti, assicurava che il tutto si sarebbe risolto in brevissimo tempo “Semplicemente io assicuro al consigliere Volpe che tutte le persone interessate da queste pratiche di condono, naturalmente se sono nelle condizioni di ottenere il condono, perché assicurare la conclusione di una pratica non significa avere la certezza della risposta positiva, se no non ci sarebbe l’istruttoria, quindi io le assicuro che tutto sarà svolto in modo tale che tutti possano accedere ai bonus, perché veramente è questione di giorni e si .. (disturbo audio) tutto. Grazie.” (lavori consigliari del 29/07/2021) EBBENE A DISTANZI DI PIU’ DI SEI MESI NESSUNA PRATICA E’ STATA EVASA. PERCHE’ ALL’AMMINISTRAZIONE NON INTERESSA DEFINIRE LE PRATICHE DI CONDONO EDILIZIO? Nella speranza che questo articolo provochi gli effetti di quello sui libretti UMA e svegli l’amministrazione anticipando i tempi.
Consigliere di Foza Italia
Avv. Giovanni Volpe