Dal Movimento per Santeramo riceviamo e pubblichiamo.
Dopo aver partecipato, il 17 gennaio scorso, ad una riunione in Prefettura con i Sindaci dell’area metropolitana, il sindaco D’ambrosio ha potuto illustrarci il Piano Anci – Ministero dell’Interno, che si prefigge di realizzare un sistema di accoglienza dei migranti richiedenti asilo, diffuso e condiviso con il territorio. Tale Piano si basa su progetti SPRAR che i comuni possono presentare, su base volontaria, per soddisfare l’aliquota di ripartizione prevista dal Piano stesso, in relazione alla popolazione del Comune: in pratica l’arrivo e la collocazione dei migranti potrà essere gestito in maniera proporzionale alla popolazione residente, e precisamente con 2,5 posti di accoglienza ogni mille residenti.
E’ così iniziata la fase di discussione su tutte le possibili implicazioni derivanti dall’adesione al Piano, dagli incentivi di tipo finanziario, alla “clausola di salvaguardia”, che comporta l’esenzione da nuove assegnazioni per quei comuni che abbiano soddisfatto interamente tramite un progetto SPRAR le aliquote di spettanza. Al momento usufruiscono già della “clausola di salvaguardia” i comuni di Cassano delle Murge e Sannicandro di Bari, mentre 19 comuni, tra cui Santeramo (4° per numero di abitanti) non hanno ancora migranti in quota.
Il Piano mira ad ottenere una distribuzione equilibrata dei migranti sul territorio nazionale attraverso l’adesione volontaria dei Comuni alla rete Sprar. Un’occasione per gli stessi Comuni, per evitare invii di migranti in maniera massiva e non condivisa, ottenendo anche degli incentivi di natura economica. A disposizione dei Comuni che aderiranno, infatti, è soprattutto prevista la garanzia di una proporzionalità delle presenze rispetto alla popolazione residente in un percorso che rende i Sindaci protagonisti delle scelte di programmazione del proprio territorio.
E’ chiaro che è impensabile ospitare immigrati senza un progetto serio di accoglienza: andranno immediatamente pianificati requisiti di bando atti a spegnere sul nascere le velleità di chi considera quello dei migranti come un business da sfruttare senza curarsi dell’impatto sociale ed economico sul territorio. Ma pur essendo praticamente convinti che l’intera cittadinanza sia favorevole ad un’accoglienza diffusa e mirata alla vera integrazione, non sono tuttavia trascurabili gli aspetti non direttamente legati all’accettazione, ma piuttosto all’effettiva presenza di servizi ed infrastrutture necessarie a garantire condizioni di vivibilità soddisfacenti alla convivenza tra cittadini ed ospiti:
- la distribuzione diffusa di persone (che per lo più non sono neanche interessate a soggiornare nel nostro paese) necessita di garanzie da parte dello Stato su certezza di espulsione, tempi veloci di risposta alle richieste di asilo, coinvolgimento in lavori di pubblica utilità e nessuna possibilità di ricorso al “no sulla richiesta di asilo”. Ma su questo ambito per il momento, non ci sono progressi certi;
- a garantire l’armonia e la sostenibilità dell’inserimento di seppur piccoli nuclei sparsi in vari quartieri di una città come la nostra, con un alto tasso di disoccupazione, sono necessarie infrastrutture, servizi, organismi di vigilanza e sicurezza.
Da qui nasce l’esigenza del nostro Movimento di condivisione e coinvolgimento della cittadinanza a questa importante decisione, senza fermarsi ai rappresentanti politici o alle associazioni di volontariato presenti sul territorio: abbiamo proposto infatti un sondaggio sulla nostra pagina fb per rendere partecipe Santeramo in questa importante delicata decisione.
Per noi è fondamentale ascoltare la voce dei cittadini!
E’ possibile votare a questo indirizzo:
https://it.surveymonkey.com/r/W8CXG62
Il comunicato è stato redatto dal coordinamento composto dai consiglieri comunali Luigi Labarile, Filippo Fraccalvieri e dall’assesore Giuseppe Leo.