SOLIDARIETA’ AGLI AMICI UCRAINI DI SANTERAMO

Prof. Fabrizio Baldassarre

Sindaco

Ai sigg. Consiglieri Comunali

Ai sigg. Componenti la Giunta Comunale

Santeramo in Colle

Questa mattina, dietro segnalazione amica e non senza trepidazione, mi sono recato in una casa posta in zona centrale della nostra città, dove abita una famiglia ucraina. Da Eugenio, un giovane ragazzo ucraino, residente da alcuni anni a Santeramo, ho avuto modo di avere notizie dirette dalla guerra che imperversa in maniera cruenta su tutto il territorio dell’Ucraina a causa della ostinata e aggressiva cecità da parte dell’assassino Putin. Le notizie che Eugenio riceve o che ricerca dai famigliari in Ucraina, sono quelle che vengono trasmesse a gettito continuo dalle televisioni e dagli strumenti di diffusione sociale. E’ una nazione che sta subendo con selvaggia determinazione una guerra atroce che sta seminando morte e distruzioni e che sta provocando un esodo “biblico” di persone inermi, di bambini, di donne, di anziani e di ammalti verso terre limitrofe che, ancorché difficilmente raggiungibili, assicurano il respiro della libertà e della democrazia. Eugenio ha pure un cugino al fronte. Fa l’istruttore militare. Insegna il maneggio delle armi. Sono stato colpito dalla dignità di questo ragazzo il quale, anche con una ragazza che gli stava accanto, mi ha rappresentato la necessità che questa nostra cara città faccia qualcosa di concreto per aiutare il popolo ucraino come si sta facendo in tantissime città italiane. Occorrono medicinali, beni di prima necessità soprattutto per i bambini e ogni cosa che possa alleviare il disagio e le difficoltà. C’è bisogno di tutto quanto possa supplire a quanto tantissime persone avevano in godimento nelle proprie case in tempi di normalità. Sotto questo profilo, Santeramo non è mai stata disattenta. Negli anni ’60 si mobilitò per lo smantellamento dei missili a testata nucleare in località di Casal Sabini. Negli anni ’80 fu una delle prime città italiane a raggiungere le località distrutte dal terribile terremoto dell’Irpinia. Negli anni ’90, soccorsi e aiuti santermani raggiunsero la Bosnia e altre località della ex Jugoslavia. In tantissime altre circostanze, i Santermani non sono stati mai avari di generosità. Occorre fare la stessa cosa adesso per l’amico popolo ucraino e farlo rapidamente. I bambini al freddo non possono attendere o gli anziani ammalati non possono essere dimenticati. Ho notizia che sono stati allestiti punti di raccolta tra i quali l’associazione Italo Ucraina di Puglia e Basilicata a Bari in via Carulli 67. Sicuramente ve ne sono anche altri. E’ sufficiente mettersi in contatto con la Città Metropolitana di Bari o la Regione Puglia o con la Caritas regionale. Il canale migliore prima o poi si individua presso il quale convogliare la mietitura della solidarietà dei Santermani. In concreto mi permetto suggerire di convocare il Consiglio Comunale per meglio avviare l’organizzazione di raccolta anche in stretta collaborazione con la Chiesa locale e la nostra Diocesi nonché con le tante Associazioni santermane e la Scuola. Suggerisco pure che il 6 marzo prossimo, prima domenica di Quaresima, sia la “domenica del Blu e del Giallo” per favorire la più ampia mobilitazione generale. Suggerisco anche che i gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali e le indennità mensili di marzo degli Amministratori Comunali siano interamente devolute per l’acquisto di medicinali o di alimenti a lunga conservazione. Si può, si deve fare qualcosa uscendo dalla scomoda e straziante comodità di assistere dal divano di casa, in maniera passiva, alle operazioni di guerra che ci trafiggono il cuore. Si può si deve fare qualcosa per riempire le nostre parole con la concreta vicinanza al popolo ucraino. Suggerisco anche di stabilire un filo diretto e permanente con gli undici Ucraini residenti a Santeramo in Colle.

Viva l’Ucraina, viva la Pace!

Cordiali saluti

Santeramo in Colle, 28 febbraio 2022

Cav. franco Porfido

 

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One comment

  1. Poveri oligarchi russi!!!!
    Che ne direste se facessimo una colletta per i poveri oligarchi russi che da oggi già piangono miseria? Dopo aver strangolato l’ economia mondiale e fatto affari d’ oro in tutti i settori, da oggi temono di perdere parte delle proprie stratosferiche ricchezze accumulate.
    Poveretti…sicuramente un po’ di politici italiani che per decenni erano ospiti alla corte dello Zar saranno generosi con loro, devolvendo loro con un sms almeno 2 euro.
    Basteranno ai poveri oligarchi russi?
    Un saluto, Franco Labarile

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