Il personale del Comando Stazione Forestale Parco di Altamura ha sequestrato una superficie di 800 metri quadrati tra Santeramo e Altamura.
All’interno di un opificio artigianale era stata sviluppata una cubatura pari a 1700 metri cubi circa.
La struttura costituita da ben tre opere edilizie di nuova costruzione, in totale assenza delle prescritte autorizzazioni, stava determinando una sensibile trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio nonché la trasformazione paesaggistica ed ambientale in contrasto con il paesaggio tipico del Parco Nazionale dell’Alta Murgia votato alle attività agro-silvo-pastorali.
Gli investigatori della Forestale sono stati attratti da un dettaglio non poco irrilevante: un palo dell’energia elettrica dell’Enel che spuntava dall’interno del tetto del capannone. Immediatamente sono scattate le indagini presso il competente Ufficio Tecnico Comunale e presso l’Ente Parco in Gravina di Puglia.
“Siamo di fronte, spiega il Dr Giuliano PALOMBA Coordinatore del CTA dell’Alta Murgia, ad uno dei rari casi dell’applicazione del delitto paesaggistico previsto dall’art.181 comma 1 BIS del Codice dei beni colturali e del paesaggio D.Lgs 42/2004, allorquando si realizzano sulle aree sottoposte a vincolo paesaggistico un aumento dei manufatti superiore al trenta per cento della volumetria della costruzione originaria o, in alternativa, un ampliamento della medesima superiore a settecentocinquanta metri cubi, ovvero ancora abbiano comportato una nuova costruzione con una volumetria superiore ai mille metri cubi.”
Le opere abusive, due corpi di fabbrica ed un piazzale, ubicati su un’area inserita all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, nella Zona di Protezione Speciale, nel Sito di Importanza Comunitaria e sottoposta al vincolo Idrogeologico, sono state poste sotto sequestro mentre due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.