SE IL NON RISPONDERE E’ PORTATO A SISTEMA

Un’occhiata a “Una lettera orfana di risposta”, scritto apparso oggi su “Il Colle” a firma Franco Porfido, Fabrizio Baldassarre sindaco non potrà non darla. Così credo.

Ad integrazione di quanto Franco Porfido esplicita, integralmente riporto la richiesta da me rimessa, in data 22/10/17, a sindaco Baldassarre nonché a ciascun componente di maggioranza e opposizione:

                                                   Prof. Fabrizio Baldassarre

                                                Sindaco di Santeramo in Colle

         Sigg.ri Consiglieri  di Maggioranza e Opposizione

                                                 Comune di Santeramo in Colle

 

Sindaco e Consiglieri invitati ad intervenire

Oggetto: Richiesta ai sensi D.lgs 33/2013 e ss.

Sintetizzando:

a)- in pubblica assemblea ( 24/02/2015- Sala Giandomenico di Palazzo Marchesale) il Sig. Michele D’Ambrosio sindaco, rispondendo a specifica domanda, affermava di aver ordinato l’abbattimento di “ solo sei/sette piante, di età non superiore ai cinque/sei anni”, facenti parte di una pineta appartenente agli anziani della Casa di Riposo;

b)- sempre in medesima pubblica assemblea il Sig. D’Ambrosio, in risposta ad ulteriore specifica domanda, assicurava che per Centro Pronta Accoglienza si doveva intendere “ creazione, fiore all’occhiello dell’Amministrazione, di solo otto posti letto per altrettanti nostri poveri barboni in giro per le strade del paese in compagnia di cani randagi”.

Per quanto attiene al punto a), il Sig. Michele D’Ambrosio, nelle vesti di sindaco, fu audace e sprovveduto bugiardo. Ad un primo improvvisato conteggio, le piante abbattute risultarono superiori alla trentina.

Ai sensi e per gli effetti sulla trasparenza intesa come accessibilità a dati e documenti detenuti dall’Amministrazione, pur a più riprese formalmente invitato ad esibire documentazione autorizzativa all’abbattimento/sradicamento ( ben undici sono in acquisizione gli atti da normativa previsti), chi oggi riveste i panni di consigliere di opposizione e ieri agiva da primo cittadino, ha ritenuto di potersi consentire il negarsi ad atto dovuto. In ciò palesemente violando disposizioni di legge.

Ad oggi tuttora inevasa risulta la richiesta avanzata con raccomandata n.14971438477 datata 19/08/15.

Detta sollecitazione, portata contestualmente a conoscenza della Sig.ra Prefetto di Bari e del Comando Regionale Corpo Forestale dello Stato (entrambi inaccettabilmente muti), è registrata in ingresso al n.17366 del protocollo comunale  con data 24/08/15.

Sulla superficie delle trenta/quaranta piante abbattute risulta realizzata una struttura aggirantesi sui 400 metri quadrati.

Nessuno dei nostri poveri “otto barboni”, né altri, vi trova in essa ad oggi dimora. Struttura  pertanto disabitata ma che pur è costata svariate centinaia di migliaia di euro.

Con la presente si chiede che l’intera vicenda (con relativa esibizione e consegna di atti autorizzativi, esplicitazione di cifre spese e destinazione d’uso) possa essere portata in Consiglio Comunale come punto all’ ordine del giorno.

Si chiede altresì di venire a conoscenza, qualora si riscontrassero irregolarità e/o abusi di qualsiasi  ulteriore ordine e portata, di quale strada la presente Amministrazione Comunale intenda servirsi.

Tanto al fine di poter porre sull’intera questione una parola di completa e definitiva chiarezza.

A Sindaco e a ciascun consigliere di maggioranza e opposizione anticipati ringraziamenti.

                                                                                                              Pinuccio Lucarelli

                                                                                                      (pinucciolucarelli@libero.it)

Viareggio, 22/10/2017      

Normativa richiamata:

Da Regolamento Regionale n. 10 del 30/06/2009, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia in data 26/08/2009 e R.R. 28/09/2005 n.24 concernente taglio di alberi presenti in centri urbani ricadenti in ZPS (zona protezione speciale), riporto:

 

Obbligo di regolamento comunale del verde e delle ordinanze sindacali atte a regolare l’abbattimento di piante;

  • domande di abbattimento, ipotesi di taglio, sradicamento ed ogni altra menomazione della capacità o potenzialità vegetativa delle piante da presentarsi all’autorità competente,
  • tagli ed espianti subordinati ad autorizzazione di ispettorati ripartimentali tenuti ad accertamenti delle condizioni che ne assicurino l’esistenza;
  • autorizzazione comunale previo parere vincolante del Corpo Forestale dello Stato;
  • attività di controllo da parte del Corpo Forestale dello Stato;
  • dovuta comunicazione del Comune alla Regione degli atti autorizzativi emanati per l’abbattimento dei pini e relativa relazione tecnica descrittiva;
  • per progetti di opere pubbliche indicazione analitica delle piante da abbattere e attestato di inesistenza di soluzione alternativa all’abbattimento;
  • istruttoria preparata dal Comune attestante motivazione dell’abbattimento;
  • esistenza di commissione istituita presso ogni Comune tenuta a segnalare infrazioni;
  • registro comunale delle piante abbattute senza autorizzazione ai fini della inedificabilità del suolo in cui esistevano;
  • segnalazione agli Organi di Vigilanza ed accertamenti trasgressivi.

 

A tutto quanto sopra mai è pervenuta risposta.

Non vorranno Fabrizio Baldassarre sindaco e folta compagnia ricalcare le orme del nostro politicamente piccolo, molto piccolo, D’Ambrosio, sindaco grande solo nella strafottenza e suo immenso e stucchevole “io, io!”.

Anche se i tempi di risposta da normativa previsti sono abbondantemente scaduti, non rinuncio a credere in un seppur tardivo recupero.

Con preghiera al signor sindaco di voler far pervenire copia della presente a ciascun componente del Consiglio Comunale.

Buona giornata a tutti.

                                                                                                          Pinuccio Lucarelli

                                                                                                  (pinucciolucarelli@libero.it)

 

Viareggio, 08/03/2018

 

 

 

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