Oggi venerdì 21 febbraio 8 ore di sciopero ,E a Santeramo in colle si è tenuta la manifestazione interregionale , del settore del legno industria d Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil settore del “Legno Arredo Industria” a sostegno delle proposte del sindacato per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e dopo la rottura delle trattative con Federlegno. Il contratto scaduto il 31 marzo 2019 interessa in tutt’Italia 150mila lavoratori. Alta, l’adesione allo sciopero . “Migliaia di lavoratrici e lavoratori, operai e impiegati, – sottolinea Tatiana Fazi segretaria nazionale della Fillea Cgil – , con percentuali di adesione allo sciopero di oltre il 70 per cento nel settore e punte del 100 per cento-. I lavoratori ci hanno ascoltato , ne è prova la grande partecipazione alla manifestazione di oggi >> Una grande partecipazione quindi a Santeramo in Colle, “capitale” del distretto del legno nel mezzogiorno d’Italia, dove a partire dalle ore 9 in Piazza Garibaldi sono confluiti i lavoratori della Puglia , Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, con un presidio e comizi conclusivi. Presente Tatiana Fazi segretaria nazionale della Fillea Cgil. << Negli 11 incontri svolti in 8 mesi di trattativa – hanno ricordato le categorie sindacali – è stata sempre dimostrata la nostra disponibilità nel trovare soluzioni condivise alle esigenze delle imprese, senza avere mai avuto risposte positive su nessun titolo della nostra piattaforma. Federlegno, da parte sua, ha dimostrato dal primo momento la volontà di perseguire un modello di impresa basato non sulla qualità del lavoro, sugli investimenti, sulla professionalità e sul benessere organizzativo, masulla riduzione dei costi e su una gestione unilaterale dell’organizzazione del lavoro. Proporre l’aumento smisurato della precarietà con percentuali ben oltre i limiti di legge, la stagionalità fuori controllo e rimettere in discussione l’accordo di interpretazione autentica sulla flessibilità degli orari di lavoro denota una mancanza di buon senso da parte di Federlegno che è per noi inaccettabile . Inoltre mancano ancora le risposte su temi a noi cari come ambiente e sicurezza, formazione, diritti, bilateralità, welfare e aumenti retributivi. Su questi ultimi c’è stata solo la conferma del modello, senza nessuna certezza sulla quantità. >> L’on. Nunzio Angiola, in una nota esprime massima solidarietà ai lavoratori e auspica che si trovi una soluzione fra tutte le parti.
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