SCARCELLA DI PASQUA: CORAGGIO, PROVIAMOCI!!!

L’occasione è buona anche e soprattutto per coinvolgere in qualche cosa di diverso gli irrefrenabili bambini.

A poche ore dalla Santa Pasqua, è necessario pensare a quale dolce allieterà la nostra mensa. Certo, la colomba o la varietà di dolci che alcune pasticcerie potranno portaci comodamente stando a casa utilizzando la piattaforma “consegnaora.it”. In tempi normali, le cose erano ben diverse. Si pensava per tempo anche per le uova di cioccolato. Adesso, penso che abbiamo più difficoltà a farlo. Ma se è possibile, anche al fine di sostenere la malconcia economia, facciamolo. In alternativa o come dolce complementare, c’è la scarcella. L’occasione è buona anche e soprattutto per coinvolgere in qualche cosa di diverso gli irrefrenabili bambini che più dei grandi, stanno soffrendo la permanenza in casa. Per loro il compito è il seguente: disegnate la forma della scarcella. Può essere un coniglietto, un cavallo, una borsetta, ecc. Sembrerà per un po’ di essere ritornati sui banchi di scuola. In questa circostanza, la maestra è la mamma che deve dare istruzioni sulla grandezza per evitare che il disegno non entri nel tegame a disposizione per la cottura. In questo caso nessun problema, se ne farà un altro. Dopo aver disegnato la forma, bisognerà ritagliare la nostra scarcella. Ci vuole cura ed attenzione per evitare che il nostro coniglietto sia privo di un orecchio o il nostro cavallo, di una zampa. Nel frattempo mamma avrà preparato l’impasto. Come? Semplice, ovviamente per chi lo sa già fare. Un po’ meno per chi ha sempre acquistato per Pasqua colombe e bignè. Per questa categoria, un soccorso: ci sono tante ricette in circolazione su internet. Basta scegliere quella da cui si viene meglio ispirati.

Fatto l’impasto, ritornano in campo i bambini che nel frattempo, dopo aver sgranato gli occhi su tutto quanto di bello sta succedendo attraverso le magiche mani della mamma, avranno ritagliato l’oggetto della loro scarcella, La forma ricavata viene adagiata e posizionata sullo stesso impasto, schiacciato a forma di pizza con un mattarello. Ora è la mamma che deve stare attenta per evitare che la scarcella che sta per essere ritagliata, sia priva di un orecchio o di una zampa. Elemento fondamentale è l’uovo sodo che va posizionato al centro della figura e trattenuto con alcuni lembi dell’impasto. Per farla bella, occorre una pioggerellina decorativa di codette colorate, quelle che da bambino chiamavo “la nesine”. Finalmente: ecco la nostra scarcella, ma cruda! Ora l’attende il forno già acceso alla giusta temperatura per la quale ci faremo sempre consigliare da Sant’Internet. Presto gioiremo per la nostra fatica. Sfornata, ci verrà la voglia di divorarla ma non è il momento giusto o di degustare un orecchio o una zampa del nostro animaletto. Diversamente si rischia di non averla sulla tavola di Pasqua o di averla monca. Sono certo che quando la mangeranno, i bambini saranno davvero contenti di aver fatto con le “proprie mani” il dolce che in una situazione di normalità, non avrebbero mai pensato di fare a casa durante le vacanze di Pasqua, con qualche eccezione, ovviamente.

Buon appetito e un mondo di sinceri Auguri di Buona Pasqua e di Ogni Bene.

 

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