SANTERAMO AL VOTO : INTERVISTA ALLA CANDIDATA SINDACO MICHELA NOCCO

Per i cinque  candidati sindaco si aprono quindi  ultimi giorni di campagna elettorale.

Domenica prossima 12 giugno, gli elettori sono chiamati a scegliere  il primo cittadino e i consiglieri che li dovranno amministrare nei prossimi cinque anni. A Michela Nocco  – candidata sindaco  abbiamo posto alcune domande.

Scuola elementare, media e superiore frequentata?

Mia madre ha insegnato per buona parte della sua vita all’Istituto Balilla. È lì, quindi, che ho frequentato la scuola elementare, avendo come insegnante Anna Porfido Bolognese, donna brillante e determinata. Sono cresciuta in quel quartiere. Ho proseguito gli studi alla scuola media Don Bosco, nella mitica sezione D, con l’altrettanto indimenticabile professoressa Campana e il capacissimo professor Giove che, nonostante ce l’abbia messa tutta, non è riuscito a farmi appassionare alla matematica. Sono approdata, poi, al liceo classico Publio Virgilio Maroni di Gioia del Colle, una vera palestra di vita, li ho costruito le fondamenta delle mie basi culturali. Gli anni di liceo sono stati molto intensi: ho studiato tanto ma, allo stesso tempo, ho vissuto esperienze di crescita importanti. Anche il solo viaggiare ogni mattina all’alba con il treno, pieno di pendolari tra studenti e lavoratori, è stato un modo per consolidare amicizie di una vita che durano ancora oggi e comprendere l’importanza del sacrificio. Tra i miei ricordi: l’autostop che facevamo per tornare a Santeramo proteggendoci l’un l’altro, avventure che hanno resi anche un po’ più forti. Anni indimenticabili, che sono indelebili nella mia memoria. 

Ultimo libro letto?

Ho divorato “I leoni di Sicilia”, di Stefania Auci, intenso e appassionato. È una storia di lavoro, sacrificio e famiglia, temi che sono vivi dentro di me.

 Animali domestici? Se sì, quale?

Amo profondamente gli animali. A casa dei miei genitori ci sono sempre stati: cani, gatti, pappagallini, tartarughe. Una volta sposata, il nostro primo figlio è stato un Cocker nero di nome Zorro che, giunta mia figlia Teresa, ha sofferto proprio della sindrome di Lilly e il Vagabondo. Ora abbiamo Roger, un border collie di 7 anni. E il figlio maschio che non ho avuto. Ha una sensibilità commovente, vigila su tutti noi con il suo animo generoso, tipico dei pastori. A mio parere, una famiglia è più completa con un animale. È certamente un impegno, ma ne vale la pena sempre e comunque.

 Ultima canzone nelle orecchie?

Sarebbe scontato dire “Nuova Era” di Jovanotti, la colonna sonora della mia campagna elettorale, che dà l’idea di quanta energia ed entusiasmo abbiamo nell’affrontare l’impegno elettorale e, poi, quello amministrativo. Ecco perché è un brano che ho voluto fortemente. Ma oggi mi sono svegliata con “La ragazza del futuro” di Cremonini, canzone che canticchio e mi fa sognare.

 Scorcio di Santeramo preferito?

Lo scorcio santermano che amo di più è il largo Piazzolla, lo si scorge venendo da piazza Garibaldi con sullo sfondo Palazzo Colonna, meraviglia inespressa del nostro paese.

 Piatto santermano?

Adoro il ragù con le braciole e il lardo, detto “frizz”, con i cavatelli fatti in casa, possibilmente da me.

 Santeramo nel 2030 sarà…(terminare la frase con non più di tre- quattro righe )

Un paese vivo e operoso, riqualificato, ricco di opportunità. Dopo che avrà cancellato gli oltre dieci anni di lockdown amministrativo appena trascorsi, crescerà e si rilancerà a livello economico e sociale, diventando protagonista in sinergia con gli altri comuni murgiani e soprattutto sarà un “Borgo Verde”, se non lo avete ancora fatto vedete qui il nostro progetto https://fb.watch/dtZ_cDFIH3/

 Cinque sfidanti per la carica di sindaco. Perché i suoi concittadini dovrebbero dare fiducia a lei e alle sue liste?

Innanzitutto perché siamo una coalizione unita sin dal primo momento. Non soltanto intorno alla mia candidatura a sindaco, fattore che mi fa piacere e mi rende orgogliosa. Siamo uniti soprattutto intorno alla convinzione che Santeramo possa essere molto di più di quello che è oggi. Con questo obiettivo, siamo già all’opera adesso. I nostri concittadini possono fidarsi di noi perché siamo una grande squadra: siamo in tanti, tutti santermani e tutti innamorati di Santeramo. Lavoriamo e lavoreremo per una città più felice, più attenta ai deboli, più attrattiva, più pulita, più sicura. Una città che possa dare ai nostri figli la possibilità e la voglia di non andare via e di renderla grande.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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