Riceviamo solo adesso e ben volentieri pubblichiamo con nostre osservazioni.
“Dopo un anno e mezzo dall’avvio del “Progetto Sant’Angelo”, noi di Archeoclub pensiamo sia il momento di aggiornare la cittadinanza su alcune questioni, alla luce degli sviluppi recenti :
1) pur avendo presentato un progetto che si è aggiudicato un finanziamento(40°posto su migliaia di progetti) e avendo a disposizione 135mila euro per il PROGETTO SANT’ANGELO (fondi pac del Dipartimento della Gioventù ), NON siamo nelle condizioni di accedere a tale somma per la nostra difficoltà a garantire una fideiussione e per l’inerzia degli enti coinvolti e i troppi rinvii di chi aveva garantito, nonostante una delibera del consiglio comunale del 29 aprile 2015, la soluzione al problema (a parole visto che in pratica non si è dato seguito, perché non “erano obbligati a farlo”) ;
2) i fondi da noi impiegati in due anni sono stati quelli derivanti dalle attività associative, dagli associati, dai benefattori (BCCsanteramo e privati cittadini) e rientrano nella quota di cofinanziamento che ogni vincitore di questo tipo di bando dovrebbe avere a disposizione come risorse proprie effettivamente esistenti(no tramite altri fondi pubblici o finanza creativa).
3) il dovere di ogni Amministrazione dovrebbe essere quello di favorire tali iniziative senza nemmeno dirlo(figuriamoci prendersi meriti dei giovani per progetti scritti e vinti da altri), dato che i beni in questione sono beni pubblici, di tutti noi, ed in altri paesi(esteri)e forse anche in regioni normali iniziative così sarebbero agevolate e lodate senza minimamente pregiudicarne l’esito o tentando di accampare diritti anziché espletare dei doveri.
4) abbiamo dato lavoro ad alcuni giovani, senza nemmeno un euro pubblico! Dobbiamo ancora finire di pagare alcuni. Altri non potremo mai risarcirli per il lavoro svolto. Avremmo potuto fare molto di più, se solo non vivessimo in un paese in cui per fare qualsiasi cosa si deve sottostare al consenso di pochi, ai tempi geologici degli uffici e dei preposti agli atti amministrativi. Tempi che a volte – basta la volontà o una chiamata di qualcuno – divengono minimi, come dovrebbe essere naturalmente senza pregare nessuno!!
5) di questo passo, il nuovo “progetto del Comune di Santeramo” su sant’Angelo, nato sulla scia del nostro, rischia di essere un flop peggio di quello precedente (fondi pis habitat rupestre 2001-2006), quando si spesero risorse ingenti ma con risultati discutibili. Ne è la riprova l’esagerato termine lavori a fine 2018, oltre che le modalità di affidamento, e i ribassi esagerati di chi ha partecipato alla gara a chiamata diretta, cose che non sono degne di un appalto su un sito così delicato. Infine il navigare a vista come si intende fare con lavori “a misura” e vaghi obiettivi finali, la dice lunga su quanto interessino davvero i risultati e la grotta di sant’Angelo!!
6) pare che l’arciStandBy avrà a disposizione (senza averla richiesta) anche la pinacoteca e stanza annessa nel palazzo Marchesale per il progetto aggiudicato per ripescaggio dopo il nostro, dove c’è la nostra mostra e dove avremmo svolto i laboratori didattici del nostro progetto fino a che si sarebbe potuto realizzare tutto ciò nelle strutture annesse alla grotta. È stata un’idea del sindaco e di un suo assessore, che da un anno cercano di sfrattarci per mandarci dove dicono loro (all’ex convento dei Padri Riformati, dove sorgerà il museo sport&llogico). Si poteva evitare questa ulteriore prova di forza e arroganza? Certamente sì. E tanto peggio con il pretesto degli spazi da dare ad altro progetto (con tutto lo spazio che c’è!).
Noi abbiamo fatto il possibile. Ora non ci resta che “lasciar spazio” ai detentori del potere e dell’immensa quanto inutile capacità di appropriarsi di quanto fatto fino ad oggi (lavoro ai giovani, attività di tutela e valorizzazione….). Non è certo merito dell’amministrazione. Ma degli sforzi di un’associazione e di tanti giovani volontari appassionati”.
P.S.
Ciò che è tuo, è mio; ciò che è mio, è mio. Chi applica nella sua vita questo adattato detto di convenienza, non è una persona onesta. Almeno moralmente.
Al caro amico Antonio Laselva e ai suoi giovani collaboratori, la nostra vicinanza. A tutti loro diciamo di non scoraggiarsi. Tra poco più di un anno, tornerà a splendere il sole sulla nostra Città e sulle amene Grotte di Sant’Angelo.
Se questa denuncia l’avessimo fatta noi, qualche nostro caro amico lettore – che non ha votato D’Ambrosio – ci avrebbe ripreso per la nostra continua segnalazione sul malgoverno di Santeramo. Verso D’Ambrosio non abbiamo mai avuto nulla di personale. Gli possono concedere anche l’oscar della bellezza. Come Sindaco non merita la nostra considerazione giudicandone i fatti, i comportamenti e le medaglie altrui che si appone sul petto. E non solo in questa circostanza.
Sarebbe interessante conoscere se questa espropriazione sia solo frutto velenoso del sindaco o anche di altri. Ho sempre sostenuto che bisogna diffidare delle persone che fanno politica a tempo pieno non avendo un mestiere.