RICHIESTO CONSIGLIO COMUNALE PER LE CARE “DONNE MENSA”

Sulla revoca in autotutela dell’appalto mensa il Consiglio Comunale si è già espresso a maggioranza nella seduta del 3 novembre 2015.

I consiglieri comunali di opposizione Francesco Caponio, Giovanni Riviello, Camillo Larato, Giovanni Volpe e Paolo Silletti hanno chiesto ufficialmente la convocazione del Consiglio Comunale per ritornare a discutere dell’appalto della mensa scolastica che, dopo la rinuncia delle prime due imprese, è stato aggiudicato alla multinazionale Dussmann Service srl con sede a Milano.

La proposta del deliberato è fin troppo chiaro: revocare in autotutela la gara di appalto nei termini in cui il Consiglio Comunale, a maggioranza, si è già espresso nella seduta del 3 novembre 2015.

In quella accesa seduta, dopo ampia discussione cinque consiglieri di maggioranza (Gabriele Cecca, Piero Girardi, Marcello Putignano, Luigi Labarile e Filippo Fraccalvieri) unirono i loro voti per la revoca a quelli dell’opposizione. Il sindaco espresse il suo dissenso e decise di astenersi insieme ai resti della sua maggioranza.

Da quanto risulta in atti, dal 3 novembre a tutt’oggi, l’Amministrazione non ha mosso un dito in tal senso calpestando la volontà del Consiglio. Nella prossima seduta il dissenziente sindaco dovrà motivare la sua inerzia dinanzi alle diciotto care donne – mensa in lotta per il mantenimento del loro posto di lavoro.

Il sindaco dovrà pure motivare per aver dato il “là” all’inizio della mensa per l’anno scolastico 2016 – 2017 già fissato per il 17 ottobre e poi procrastinato di una settimana, segno evidente di non voler tener conto della volontà espressa dalla maggioranza del Consiglio nella seduta del 3 novembre scorso.

Occhi puntati sulla prossima assise, quindi, che si preannuncia calda e non priva di ulteriori sorprese se i cinque consiglieri di maggioranza prima citati parteciperanno e saranno coerenti con se stessi.

Del consigliere Ciriello non vale la pena parlarne. A lui della mensa e degli altri problemi santermani non interessa nulla. Continua ad essere assente.

 

 

 

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6 comments

  1. quante proroghe sono possibili per un appalto?

  2. Perché non cerano i presupposti per farlo. Ci avreste di messo le penne.

    • MICHELE DIGREGORIO

      Una volta iniziato il procedimento per la revoca della Gara di appalto, lo stesso deve essere portato a conclusione, senza alcuna discrezionalità da parte del Dirigente responsabile. Salvo il diritto di chi si ritiene leso di poter agire con una eventuale impugnazione.
      Per quanto riguarda i ventilati danni, è tutto da vedere perché all’epoca il contratto non era ancora stato sottoscritto. Ad ogni buon conto le norme di legge sono abbastanza chiare, e al più si sarebbe trattato di qualche decina di migliaia di euro.
      Valgono di più 18 posti di lavoro, o l’eventuale (molto, molto eventuale) risarcimento di qualche decina di migliaia di euro?
      Per me è più importante il lavoro a diciotto famiglie.

      • …questo ragionamento é decisamente più corretto e condivisibile(anche se quel “molto” eventuale non lo metterei)..

  3. Senza voler entrare nei dettagli delle procedure burocratiche, desidero evidenziare i danni che ne verrebbero alla comunità di Santeramo se la Dussman dovesse gestire la mensa locale.

    – Messa sul lastrico di 18 donne e,in certi casi, l’unico sostentamento familiare.

    – I soldi versati dalle famiglie dei bambini, oltre a quelle delle casse comunali, andrebbero fuori da Santeramo.

    – Fornendo il desinare, come è intuibile, con prodotti esterni e di lunga conservazione,la salute dei piccoli non farebbe salti di gioia.

    – I nostri prodotti , invidiataci da mezzo mondo, resterebbero invenduti.

    Mi rendo conto che chi come Il Signor Sindaco e altri suoi stretti collaboratori, ricevendo da sempre un buono stipendio, non prendono in considerazione neppure l’eventualità dei danni che, con la loro leggera decisione , hanno causato.

    SPERO CHE I SANTERMANI LO CAPISCANO E MARTEDI’ 18 C.M. ORE 18,OO IN PIAZZA MUNICIPIO, COME GIA’ ANNUNCIATO SU FB. SI RADUNANO PER DIMOSTRARE LA PROPRIA SOLIDARIETA’ ALLE 18 DONNE E INVITARE IL SIGN. SINDACO AD ESSERE PIU’ ATTENTO AI PROBLEMI DELLE PERSONE BISOGNOSE!

  4. Quel che non si comprende è perché mai il Dirigente del settore dopo aver dato inizio alla procedura di revoca della Gara di appalto, in ossequio a quanto deliberato dall’assise comunale, poi non ha provveduto a completare il procedimento.
    Purtroppo, fino ad ora, nessuno si era preoccupato di seguire l’iter del procedimento amministrativo che doveva portare alla definitiva revoca della Gara di appalto. Se questo fosse avvenuto, oggi non staremmo qui ad esprimere solidarietà alle 18 lavoratrici.
    Certamente esiste una precisa responsabilità del Sindaco D’Ambrosio e del Preidente del Consiglio comunale visto che la Delibera era stata assunta proprio dal Consiglio comunale.
    In un paese normale il Presidnete del Consilgio doveva convocare di propria iniziativa il Consiglio comunale e non attendere la richiesta dei consiglieri di opposizione.
    Personalmente mi chiedo come è possibile che in presenza dell’avvio del procedimento di revoca della Gara di appalto, un Dirigente si assume la responsabilità di assegnre alla Dussman l’affidamento del servizio.
    Possibile che nel Palazzo del potee locale nessuno legge gli atti?
    Possibile che nessuno si è reso conto che l’affidamento del servizio di mensa scolastica alla Dussman da parte del Dirigente comunale, rappresenta un eccesso di potee e come tale non mi pare proprio essere un atto amministrativo legittimo ?
    Potrei continuare ancora per molto sulle irregolarità di questa procedura. Per il momento mi fermo qui.
    Michele Di Gregorio
    già Sindaco di Santeramo

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