Nell’ultima seduta prima di Natale, la Camera ha approvato un ordine del giorno, a firma Angiola, che impegna il Governo, al fine di contrastare le infiltrazioni criminali e mafiose nell’esecuzione dei progetti previsti dal PNRR, ad avviare in tempi brevi l’analisi degli effetti della riforma della geografia giudiziaria del 2012, che ha stabilito la soppressione dei tribunali minori, e a porre rimedio all’annoso fenomeno della c.d. desertificazione giudiziaria. Sul punto è intervenuto l’On. Nunzio Angiola, di Azione il partito dell’ex Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda.
“Sono particolarmente soddisfatto di questa nuova importante apertura da parte del Governo che fa seguito all’impegno già assunto il 13 ottobre scorso nei miei confronti e di tutti gli italiani con l’approvazione della mozione 1-00498. In quell’occasione il Governo prendeva atto del fatto che la soppressione dei “Tribunali minori”, prevista dal decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, aveva determinato conseguenze molto negative, in particolare nei territori più esposti a fenomeni di infiltrazioni criminali”, ha affermato Angiola.
“Sono sicuro – ha continuato Angiola – che alla luce di questi reiterati impegni assunti da parte del Governo, la rivisitazione della geografia giudiziaria sia praticamente imminente, soprattutto con riferimento ai territori più interessati da infiltrazioni mafiose e criminali”.
Angiola ha concluso che “oggi il Governo ci dice che avvierà in tempi brevi l’analisi degli effetti della riforma della geografia giudiziaria del 2012. Questa è un una buona notizia. Mai nessun parlamentare aveva ottenuto finora impegni reiterati ed espliciti in questa direzione da parte del Governo, come il sottoscritto”, ha concluso Angiola.
“Sono sicuro […] che alla luce di questi reiterati impegni assunti da parte del Governo, la rivisitazione della geografia giudiziaria sia praticamente imminente […]”.
“Mai nessun parlamentare aveva ottenuto finora impegni reiterati ed espliciti in questa direzione da parte del Governo, come il sottoscritto”.
Nientepopodimeno…
Al momento si tratta di un semplice IMPEGNO ad esaminare gli effetti di una riforma relativamente recente, peraltro, se questo “impegno” è stato già REITERATO una volta, è plausibile che possa essere reiterato all’infinito.
Soprattutto, sono sconcertato quando leggo che l’impegno ad “analizzare” gli effetti della riforma in argomento è “al fine di contrastare le infiltrazioni criminali e mafiose nell’esecuzione dei progetti previsti dal PNRR”.
Ammesso e non concesso che tale impegno non venga nuovamente reiterato, considerati i tempi necessari dell’analisi, pur ipotizzando la determinazione governativa/parlamentare di istituire ulteriori sedi giudiziarie, prima che si concludano le procedure amministrative per l’individuazione delle sedi e il reclutamento di magistrati, cancellieri e personale amministrativo, passeranno anni e anni. L’esecuzione dei progetti del PNRR sarà stata già ultimata o attenzionata dalle attuali Procure.
Auguri di buon anno.