La seduta consiliare di ieri sera ha dato conferma che per il centro sinistra le crisi politiche, ancorché gravi e laceranti, si possono superare non per senso di responsabilità ma attraverso la spartizione del potere e il calpestamento delle persone.
Il Consiglio Comunale di ieri sera ha respinto la sfiducia al Sindaco. I dieci consiglieri comunali di maggioranza si sono compattati dopo che ben cinque di loro nella seduta del 19 gennaio scorso avevano votato contro l’approvazione del PUG. La seduta consiliare di ieri sera ha dato conferma che per il centro sinistra le crisi politiche, ancorché gravi e laceranti, si possono superare non per senso di responsabilità ma attraverso la spartizione del potere e il calpestamento delle persone. Due metodi efficaci che hanno permesso al Sindaco D’Ambrosio di vincere questa partita. Strano il comportamento dei pentadissidenti che, mandando alle ortiche il senso della dignità personale, si sono messi sul marciapiede perché soddisfatti di quanto hanno avuto o di quanto è stato loro promesso. Senza parole il dimissionamento di Lorenzo Perniola dalla carica di Assessore. Di lui, il Segretario del PD affermava: «La scelta (n.d.r., dell’Assessore Perniola) effettuata all’unanimità dall’intero organo direttivo del Partito, è stata fatta dopo ampia consultazione dei dirigenti ed iscritti del Partito, delle associazioni e di personalità del mondo produttivo e società civile, in virtù dell’esperienza e competenza acquisite in questi anni dall’ing. Perniola in qualità di Presidente di Legambiente Santeramo in Colle e di altri ruoli ricoperti nel mondo associativo». Ipocrisia così doppia non la si è mai constatata nella politica santermana. Nessuna parola è stata spesa su come risolvere i più gravi problemi della città e su alcuni appalti sospesi, come ad esempio la mensa scolastica così cara al consigliere Gabriele Cecca. Se son rose fioriranno. Anzi la cittadinanza spera finalmente che fioriscano dopo la grande turbolenza che ha investito la maggioranza. Buona domenica.