REGIONE PUGLIA COSTITUITA LA COMMISSIONE SPECIALE ANTIMAFIA

In attuazione della Legge regionale n. 29 del 2016 il Consiglio regionale aggiunge un nuovo strumento per rendere ancora più concreto l’impegno della Puglia contro i fenomeni criminosi e per l’affermazione della cultura della legalità.

Si è insediata stamattina la “commissione regionale di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia”. La presidenza è affidata a Renato Perrini, eletti invece vicepresidente e segretario rispettivamente Debora Ciliento e Alessandro Leoci.

L’obiettivo è contrastare l’infiltrazione criminosa nell’attività pubblica, anche attraverso la collaborazione con altre amministrazioni territoriali, istituzioni, organi della magistratura, forze dell’ordine e rappresentanze della società civile.

“La fase storica che stiamo vivendo, – ha detto la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone – caratterizzata dal contrasto a una pandemia mondiale, ha richiesto, e richiede, uno sforzo al quale non eravamo oggettivamente pronti. Ma il fronteggiare questa emergenza non può distoglierci dalla necessità di dare la giusta attenzione ai fenomeni, complessi e radicati, di criminalità organizzata di stampo mafioso. L’ultimo report della Direzione Investigativa Antimafia fotografa chiaramente la situazione della nostra regione e contemporaneamente ci pone davanti alle sfide che dobbiamo cogliere per contrastare e sradicare le mafie in Puglia”.

“Giovanni Falcone ce lo ha insegnato – ha aggiunto la Presidente – ‘segui i soldi e troverai la mafia’. E noi, a partire dalla relazione della DIA, dobbiamo osservare i movimenti di denaro e cogliere i cambiamenti delle mafie che sanno prosperare e trovare forme sempre nuove, soprattutto in tempi di emergenza.

Con questa consapevolezza bisogna quindi approcciarsi al lavoro di questa commissione, con un lavoro puntuale che sappia cogliere differenze e peculiarità.

Gli interessi in ballo sono tanti, e, anche se in misura diversa, risultano presenti in tutto il territorio. Parliamo di estorsioni, racket, usura, del traffico di sostanze stupefacenti e di armi, del contrabbando di prodotti petroliferi. Particolare attenzione dovrà essere data al carattere transnazionale di queste organizzazioni, capaci di tessere reti e relazioni al punto da mettere in campo dei veri e propri network, e alla capacità di inserirsi, attraverso il riciclaggio, nell’economia “sana”. Segnalazioni importanti arrivano dal comparto del gaming e da quello che viene definito “welfare mafioso di prossimità”. Il nostro è un campo d’azione ben limitato dai poteri che la legge conferisce all’Ente Regione, ma questa commissione riuscirà nell’intento di contribuire in maniera concreta alla lotta alle mafie facendo gioco di squadra tra i propri componenti e tessendo relazioni con chi fa antimafia ogni giorno. Mi riferisco agli apparati dello Stato come le forze di polizia, la magistratura, la DIA, che qui voglio ringraziare per la presenza costante e il lavoro puntuale; ma voglio citare anche le tante associazioni che giorno dopo giorno contrastano nelle comunità, con un lavoro culturale e sociale, le criminalità organizzate”.

“Faccio i complimenti al Presidente, ai vicepresidenti e al segretario eletti – ha concluso – certa che sapranno fare un ottimo lavoro. Guardare al bene dei pugliesi, questo sarà il nostro compito. Lo dobbiamo alle vittime di mafia di questa terra, ai loro familiari. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti”.

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