REGIONALI: PROVA D’ANALISI DEL F.I.O.F.

Forza Italia e Oltre con Fitto insieme rappresentano, calcolatrice alla mano, dieci elettori su cento. Però ci sono differenze da considerare.

 

Oggi proveremo ad analizzare in maniera parallela il risultato del F.I.O.F. Che sarà mai? Un nuovo partito? Bastano ed avanzano quelli che ci sono. Siamo distanti anni luce da averne solo due! Per F.I.O.F. intendiamo dire Forza Italia e Oltre con Fitto, nato come se nulla fosse la vigilia del voto regionale per lotte intestine al partito di Berlusconi. Allora, quando si era d’amore e d’accordo, l’ex PDL alle regionali del 2010 prese a Santeramo il 37,51%; alle amministrative del 2012, l’11,01%; alle politiche del 2013, il 28,76%; alle europee del 2014, il 18,56% e alle regionali del 2015, F.I. il 9,99% e Oltre con Fitto, il 10,77%. A livello regionale, Forza Italia ha ottenuto il 10,80% e Oltre con Fitto il 9,25%. A livello di preferenze, F.I. ne ha assegnato 243 a Ferri e 192 a Irma mentre Oltre con Fitto, 830 a Zullo e 98 a Laterza. A tutti gli altri candidati, preferenze da gioco della tombola. Per loro vale lo stesso ragionamento del Partito democratico. Insieme rappresentano, calcolatrice alla mano, dieci elettori su cento. Però ci sono differenze da considerare. Questo risultato per Forza Italia è stata manna dal cielo. Non ha fatto campagna elettorale o, se l’ha fatta, nessuno se n’è accorto. Potremmo dire che il 9.99% rappresenta lo zoccolo duro di questa formazione, scossa nell’immediata vigilia del voto dal commissariamento di tutte le sedi regionali. L’ex Assessore provinciale ed amico Vito Giampetruzzi, nella sua qualità di vice commissario provinciale di Bari, ha esautorato con comportamento irriguardoso il gruppo dirigente santermano che aveva mantenuto il prestigio della sezione locale dopo la sua elezione, sostituendolo con l’amico ed avvocato Franco Difonzo. Forse per il tempo a disposizione o forse per l’assenza a Santeramo di Vito nel suo mandato di assessore provinciale, Forza Italia ha portato a casa lo zoccolo duro, lasciando il “cavallo” ad altre formazioni politiche. Oltre con Fitto ha fatto, invece, campagna elettorale riuscendo a portare al Palavitulli circa 1500 elettori in occasione della partecipazione di Fitto e del trombato Francesco Schittulli, e conferendo a Zullo ben 830 preferenze. Anche per il F.I.O.F., in prospettiva amministrativa, non ci sono speranze se non inizierà da subito a scremare puntigli, pregiudiziali, ripicche e tanto altro ancora che appartengono al mondo dell’infanzia. Infine, una piccola considerazione sul personaggio Raffaele Fitto. Sulla sua coscienza la doppia vittoria di Vendola nelle elezioni regionali del 20o5 e del 2010 che, invece, erano alla portata del centro destra. Giacché non c’è il due senza il tre, anche nel 2015, Fitto ha favorito la vittoria di Emiliano. Bastava fare ciò che ha fatto il primo giugno per rendere competitiva e credibile l’area dei conservatori. Se a quel livello, Fitto non ha ancora compreso che divisi si perde, l’area moderata pugliese e locale può stare davvero fresca.

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