Come mai un movimento “rivoluzionario” e antipartitico, non ha saputo catturare una parte del 50% dell’elettorato che è rimasto a casa?
Chiedo scusa ai nostri cari amici lettori per averli tediati in questa settimana con numeri e percentuali dei risultati regionali a Santeramo insieme a libere riflessioni di osservatore. Se, eventualmente, ho infastidito qualche rappresentante della politica locale, mi dispiace di averlo portato sulla terra. Bene. Concludo questa carrellata con uno sguardo sul risultato del Movimento Cinque Stelle. A Santeramo la lista di Grillo, con il 20,10%, è il primo partito. L’evidenza non si può negare. Alle elezioni politiche del 2013 ottenne il 27,43% e alle europee, il 29,73%. Nelle elezioni precedenti non era in competizione. Anche in questo passaggio, l’evidenza non si può negare. Rispetto alle due precedenti elezioni, anche il M5S ha subito un calo. Forse perché l’entusiasmo è andato man mano scemando o forse per insoddisfazione della politica nazionale e dei tanti fuori usciti che lo hanno ridimensionato. Ma il dato principale su cui intendo succintamente soffermarmi è quello dell’astensionismo. Mi chiedo: come mai un movimento “rivoluzionario” e antipartitico, non ha saputo catturare una parte del 50% dell’elettorato che è rimasto a casa? Si comprende chiaramente che questi elettori non hanno fiducia più in nessuno. E’ questo è un peccato. E’ bene ricordare che a Santeramo il M5S ha svolto belle iniziative su problemi veri e con la partecipazione di autorevoli rappresentanti istituzionali. Ma nonostante questo impegno, gli elettori “scocciati” non si sono fatti convincere. Così come non si sono lasciati abbindolare da altre iniziative importanti come la Tari, organizzate da altre formazioni politiche. Questo sta a significare che l’iniziativa politica in generale non può essere estemporanea ed occasionale, ma costante e su tutti gli argomenti. Chi si impegna veramente per il bene comune, deve sentirsi in campagna elettorale tutti i giorni. In chiave amministrativa, questo Movimento è destinato a giocare un ruolo importante come lo fu nel 1995 Genesi Democratica di Enzo De Ruvo e Mimino Porfido. Se l’andamento politico cittadino non subirà scossoni significativi e se riusciranno a raggiungere il traguardo del ballottaggio, i Grillini saranno molto competitivi nella elezione del futuro Sindaco di Santeramo. Infine, due considerazione finali. I pentastellati sono stati gli unici a diffondere in maniera copiosa il programma regionale e gli unici ad aver suffragato, anche con una sola preferenza, tutti i candidati della loro lista. Segno di libertà di scelta apprezzabile. Buona Domenica.