QUALE COALIZIONE PER SANTERAMO ?

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo.

Modello “ROMA” o modello “MILANO”? o modello “NUOVO” ?

Gli articolati risultati delle elezioni amministrative di domenica scorsa, in oltre 1300 Comuni italiani , di cui otto in Provincia di Bari,  offrono numerosi spunti di riflessione anche per le forze politiche della nostra Città con l’obiettivo di creare, sin da ora,le condizioni  per  scongiurare una nuova amministrazione di centro sinistra.

Il buon risultato ottenuto domenica scorsa in provincia di Bari, confermando i CoR primo partito di centrodestra, ci da ulteriore forza per la costruzione di un nuovo centrodestra che deve andare oltre lo schema di come è fino ad oggi conosciuto.

Noi, insieme agli amici del Nuovo Centro Destra, Santeramo Prima di tutto e Innoviamo, stiamo lavorando per costruire un progetto politico-programmatico alternativo a quello del centro sinistra, che si deve porre alla attenzione della cittadinanza con un “progetto di sviluppocapace di dare quella spinta di orgoglio, entusiasmo, speranza, passione, amore per la città che vogliamo far ritornare a crescere e prosperare. Stiamo lavorando per creare non una alternativa sterile e fine a se stessa, ma in grado sì di affermarsi elettoralmente e soprattutto di garantire la governabilità con persone capaci ed in grado di dare certezza alla azione amministrativa e programmatica.

Bisogna scongiurare il modello “Roma” dove i due candidati del diviso centro destra – Giorgia Meloni e Alfio Marchini – non hanno raggiunto il ballottaggio, così come si deve andare oltre il modello “Milano” unica eccezione in Italia, dove il centro destra unito è meritatamente al ballottaggio con oltre il 40 per cento dei voti, ad un tiro di schioppo dal candidato di centro sinistra. La storia recente ci insegna che con pregiudizi ed i “veti” incrociati non solo si sbatte contro il muro, ma quello che è peggio non si fanno i reali interessi della città.

Per “andare oltre”, noi proponiamo da tempo un profondo cambiamento nel metodo, ricorrendo alle primarie, ove necessarie, ma soprattutto nei programmi, con scelte serie e credibili. Inoltre, riteniamo necessario inserire nel “vecchio centrodestra“ una forte componente innovativa, liberale, riformatrice; un nuovo modello di centrodestra capace di unire, nella nostra città, le forze politiche, sociali, del volontariato, della cultura, dell’impresa, che non solo si sentono alternative alla sinistra, ma soprattutto che vogliono assumersi la responsabilità della guida della nostra città per i prossimi cinque anni sulla base di un serio progetto di risveglio da costruire insieme.

Pensiamo pure a confrontarci anche con i nuovi movimenti, che certamente appariranno sullo scenario politico santermano, come manifestazione del malessere e del disagio che tanti cittadini avvertono e che non hanno trovato attenzione e considerazione da parte della Amministrazione uscente di centro sinistra e, soprattutto, da parte del Sindaco.

L’appello che rivolgiamo, è quello di aprire nella città un ampio e articolato dibattito, senza ulteriori indugi.

La perdita di ulteriore tempo non fa gli interessi della Città che noi tutti amiamo.

#santeramo2017…………………. lavoriamo insieme per costruire un nuovo futuro.

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2 comments

  1. BRAVI…dovete ricostruire il centrodestra a Santeramo…. Voi Conservatori e Riformisti siete l’unici che ogni giorno propongono e protestano nei confronti dell’Amministrazione Comunale…

  2. Il grillo parlante

    Difficile pensare di cambiare metodo, se le persone che intendono amministrare restano sempre le stesse, pervase da vecchi schemi, vecchie logiche; già questo essere sul piede di guerra, ad un anno dalle prossime elezioni, con continui attacchi, comunicati, commenti spesso dai toni alti è un martellamento mediatico che indubbiamente ha come obiettivo quello di farsi notare, comprensibile essere delusi, amareggiati, arrabbiati, ma così si corre il rischio di apparire stucchevoli. D’altronde se questo paese è in un completo stato di apatia e degrado, lo si deve ad anni ed anni (e non solo gli ultimi quattro, certo disastrosi) di cattiva amministrazione.

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