La Puglia scivola definitivamente all’ultimo posto della classifica nazionale per la spesa dei fondi comunitari del PSR, secondo i dati della Rete Rurale Nazionale aggiornati al 31 agosto 2019, con una spesa ferma al 21,71 %, la più bassa d’Italia. Per il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia “la Regione Puglia continua a navigare a vista, senza correggere gli errori di programmazione, anzi peggiorando la situazione con modifiche ai criteri di accesso a bandi pubblicati nel 2016, con un effetto boomerang che ha aperto la strada ad ulteriori ricorsi. I ritardi accumulati nell’avanzamento del programma di sviluppo rurale rischiano di farci perdere oltre 260 milioni di euro. Questo è infatti il volume delle risorse che i nostri agricoltori e i nostri territori rischiano di perdere al 31 dicembre 2019”, insiste Muraglia.
Un fallimento anche sul fronte dello storico ritorno alla terra che ha portato 5mila giovani under 40 a presentare domanda per l’insediamento in agricoltura in Puglia, ma quasi 9 richieste su 10 (86%) non sono state al momento accolte per colpa degli errori di programmazione dell’Amministrazione Regionale con il rischio concreto di restituzione dei fondi disponibili a Bruxelles, insiste Coldiretti Puglia.
“La voglia dei giovani pugliesi di investire in agricoltura è testimoniata dal numero di domande presentate per il primo insediamento e il pacchetto giovani del PSR Puglia. Sul bando del PSR per i giovani, a fronte delle 5.202 domande presentate, solo 750 domande sono state ammesse all’istruttoria, poco più di 1 domanda su 10. Di queste solo 1 risulta istruita, mentre si aspetta la sentenza del TAR a giorni”, denuncia Muraglia.
Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che – sostiene la Coldiretti – perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani come dimostra l’analisi di SVIMEZ sull’emigrazione che supera l’immigrazione al sud.
“Anche i bandi per la rigenerazione del Salento non hanno operatività per l’impossibilità di procedere ai reimpianti nelle aree infette della provincia di Lecce, un ulteriore macigno sulla spesa del PSR che in Puglia è al palo da anni”, conclude il presidente Muraglia.
La Regione Puglia è tra le regioni italiane che dispone di maggiori risorse Psr – ricorda Coldiretti Puglia – con circa 1.6 miliardi di euro di spesa pubblica complessiva, pari all’8% delle Risorse totali sullo Sviluppo rurale per l’Italia.