PROGRAMMA BALDASSARRE: “E’ SCRITTO PROPRIO COSI’?”

A chiunque le chieda invio via mail le linee programmatiche del sindaco Baldassarre.

E’ in rete da poche ore il numero 93 del Colle, consultabile sull’home page di questo sito, proprio accanto a questa news.

Ebbene sono già due i conoscenti che mi hanno chiesto delucidazioni sulla veridicità sul contenuto dell’articolo “I nodi al pettine” nel quale ho iniziato a confrontare le linee programmatiche del Sindaco prof. Fabrizio Baldassarre, presentate nella seduta consiliare del 12 settembre 2017, con i risultati effettivamente perseguiti.

Li ho trovati meravigliati e sorpresi non per le cose realizzate quanto per gli intenti dichiarati nel 2017 e la miseria della sostanza conseguita.

Per evitate ogni genere di incredulità sull’argomento e giacché me ne dovrò occupare, a Dio piacendo, anche nei numeri 94 e 95, ho inviato loro il documento ufficiale delle linee programmatiche del sindaco Baldassarre che ogni elettore deve avere per compiere, nelle elezioni amministrative della prossima primavera, una scelta compiuta e responsabile.

Chiunque lo voglia, sono a disposizione per l’invio gratuito. Forse è consigliato a chi ha dimostrato recentemente di avere la coda di paglia commentando a sproposito e senza nesso logico una mia recente news. Nel grano si può trovare anche il miglio.

La lettura e, soprattutto, lo studio sono anche e soprattutto consigliati alle forze di opposizione che, senza battere ciglio, continuano a guardare le stelle e a balbettare propositi per l’avvenire senza coda né testa.

 

Check Also

FINO ALLE 12.00 DEL 20 MARZO E’ POSSIBILE VOTARE IL SINDACO PREFERITO

Chi non lo ha ancora fatto può esprimere la propria preferenza al sondaggio per la …

3 comments

  1. Possiamo passare alle letture che mi ha consigliato. Ogni grano ha la sua semola… La sua trilogia del “pettine” non tiene conto di due anni di pandemia… Lasci perdere le linee programmatiche: i santermani non hanno votato Baldassarre per il suo programma o per la composizione della sua sua lista, erano semplicemente stufi dei soliti “noti” che, da decenni, si alternano tra maggioranza e minoranza al malgoverno di Santeramo (che, a riprova, è ai margini della provincia da molti lustri). Baldassarre ha fallito, non per quello che ha promesso e non ha mantenuto, ma per quello che doveva (e poteva) fare e non ha saputo fare. Non ha saputo gestire né l’ordinarietà dei problemi (gestione della macchina amministrativa, ufficio tecnico in particolare, scarsa manutenzione del decoro urbano, dei parchi, del cimitero e delle strade) né la straordinarietà della crisi pandemica (assenza di adeguati controlli sul rispetto delle norme anti-Covid, becero illusionismo sul ‘fanta hub’, superficialità comunicativa verso i fragili e gli anziani, scarsa informazione circa l’andamento dei numeri). In altri termini, Baldassarre va bocciato perchè ha continuato a malgovernare Santeramo nelle situazioni concrete come, prima di lui, hanno fatto i suoi vari predecesori. Chiarito questo, la ringrazio cordialmente, ma, evidentemente, non ho bisogno di ricevere via email il documento ufficiale delle linee programmatiche dell’attuale sindaco “per compiere, nelle elezioni amministrative della prossima primavera, una scelta compiuta e responsabile”… Inoltre, in coerenza con il ragionamento che le ho appena ‘sfornato’, ritengo che lo stesso documento non sia utile nemmeno alle forze di opposizione. Quale speranza “per l’avvenire” possiamo riporre nei consiglieri di minoranza (tra cui due ex sindaci) se proprio il fallimento della loro decennale attività politica è la vera causa per la quale i santermani hanno votato in massa un sindaco che nemmeno vive a Santeramo (e con lui degli inconsistenti consiglieri di minoranza)? Sono sicuro che se domani i candidati sindaco fossero malauguratamente Baldassarre – D’Ambrosio – Digregorio – Volpe – Larato o Caponio, i santermani sceglierebbero nuovamente Baldassarre (che, comunque, ritengo rappresenti decisamente un passo in avanti rispetto al passato, anche se in una direzione ancora sbagliata).

    P.S. Dato che si è interessato alle mie letture, mi permetto di rappresentarle che il 2 giugno avrei preferito leggere un bell’articolo su Sant’Erasmo.

    Auf widersehen

    • ERRATA CORRIGE: Quale speranza “per l’avvenire” possiamo riporre nei consiglieri di minoranza (tra cui due ex sindaci) se proprio il fallimento della loro decennale attività politica è la vera causa per la quale i santermani hanno votato in massa un sindaco che nemmeno vive a Santeramo (e con lui degli inconsistenti consiglieri di maggioranza)?

  2. L’espressione avere la coda di paglia deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe cui una tagliola mozzò la coda. La bestiola era stata deturpata nella sua eleganza, quindi, un altro animale decise di farle una coda di paglia. La coda era così bella che nessuno avrebbe mai potuto sospettare fosse finta… Quella volpe però sapeva bene che la paglia prende fuoco facilmente, quindi, era sempre attenta a non avvicinarsi al fuoco… Lei, invece, ritorna – “a sproposito e senza alcun nesso logico” con il tema ora trattato – all’incertezza comunicativa contenuta nel suo precedente articolo. In questo modo finirà per bruciarsi la coda così carina che le ho costruito in quella circostanza…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ho letto la policy privacy e accetto il trattamento dei miei dati personali

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

;