PETIZIONE PER LA SCUOLA SAN FRANCESCO

Duecento famiglie chiedono che la scuola sia perfettamente agibile il 20 ottobre prossimo.

Quattrocento genitori, ovvero duecento famiglie santermane, hanno sottoscritto una petizione per i lavori in corso alla scuola primaria “San Francesco”, i cui figli sono costretti a frequentare dall’inizio dell’anno scolastico, le aule del plesso scolastico Balilla. La petizione, protocollata presso il Comune di Santeramo, è finalizzata a chiedere all’Amministrazione Comunale l’ultimazione dei lavori in corso dell’efficientamento energetico nei prossimi dieci – dodici giorni per consentire ai ragazzi di ritornare nelle proprie aule il giorno 20 ottobre.

Per assumere questa iniziativa significa che i genitori non si sentono tranquilli delle assicurazioni del Sindaco per cui vogliono imprimere una legittima pressione sull’andamento dei lavori affinché siano ultimati nei termini previsti. Nel frattempo, numerosi ragazzi sono costretti a frequentare nelle ore pomeridiane le aule del Balilla, precisamente dalle ore 14:00 alle ore 17:00; orario che crea notevoli disagi alle famiglie e agli stessi ragazzi i quali, una volta a casa, non possono fare altro di prepararsi per la cena e il riposo notturno, trascurando l’esecuzione dei compiti loro assegnati. Inoltre sono tanti i nonni che si mettono a disposizione dei propri nipoti nei compiti genitoriali soprattutto nelle famiglie i cui genitori sono impegnati per lavoro o altre attività non delegabili. Ritornando alla “San Francesco”, ci è stato fatto notare che la palestra della scuola è praticamente invasa da materiali vari, depositati dalla ditta esecutrice dei lavori, il cui copioso deposito potrebbe arrecare danni alla struttura.

Si spera, ovviamente, che così non sia e che anche la palestra, a partire dal 20 ottobre prossimo, sia completamente agibile. La petizione così conclude: “Un ulteriore slittamento dell’ultimazione lavori oltre la data prevista sarebbe inaccettabile e, nell’esclusivo interesse del diritto allo studio e della tutela psico-fisica dei nostri figli, ci vedremo costretti a procedere in altre sedi”.

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