Nessuna importante novità per Claudia dopo il suo ricovero al Gaslini di Genova.
Un viaggio verso Genova per raggiungere il Gaslini, l’ospedale pediatrico che dopo il servizio del TG1, aveva invitato papà Gaetano Digregorio nella struttura sanitaria per esaminare clinicamente il caso di sua figlia Claudia, la ragazza di 15 anni affetta da una malattia rarissima a cui noi tutti ci siamo affezionati. “Ogni qual volta lascio il mio paese per raggiungere un ospedale, parto con il cuore colmo di speranza, quella di sentire dai medici che mia figlia ha questa malattia. Solo conoscendo il mostro si può sconfiggere! ”. Ma non è la distrofia muscolare di Duchenne, né la SLA, allora cosa ha Claudia? E’ questo l’interrogativo che tormenta papà Gaetano, mamma Tina e il fratello Saverio, una famiglia straordinaria unita a Claudia da un rapporto d’amore fortissimo e di bisogno reciproco. Claudia ha trascorso nove giorni al Gaslini effettuando una serie di esami medici di routine, gli stessi accertamenti già fatti presso altre sei strutture ospedaliere a cui la famiglia Digregorio si era già rivolta. Una sorta di protocollo che si segue in queste situazioni. Quindi, finora nessuna novità per Claudia. Si spera nei risultati di esami aggiuntivi e più analitici che papà Gaetano ci teneva tanto venissero fatti. In particolare è stata avviata un’indagine genetica e ci vorranno da due mesi in su per questi attesi risultati. Nel frattempo Claudia è ritornata tra i banchi dell’ITC dell’Andro di Santeramo, con quell’entusiasmo, quella solarità e quella spontaneità che la fanno essere una ragazza speciale. Papà Gaetano è ritornato alla sua quotidianità, dalle 8.00 fino alle 13.00 è sempre davanti alla scuola con la sua vecchia jeep bianca. Suona la campanella. Le lezioni sono finite. Ecco il sorriso di Claudia che accoglie il suo papà che va a prenderla dall’aula. Questo papà dalle semplici parole, dall’animo gentile, dallo sguardo tenero ma imperterrito come un guerriero a non arrendersi per l’amore della sua vita, Claudia.
Neanche una parola di conforto per questa famiglia, per questo papà da parte del sindaco D’Ambrosio. Che vergogna di persona!