OSSERVARE LA FOTO E INDOVINARE DOVE SIAMO

Prima di leggere la news, godiamoci questa splendida foto d’autunno.

Precisiamo subito: non è una foto di un viale di campagna, che costeggia una schiera di abitazioni. Magari lo fosse! Non è nemmeno un viale di un paese sconosciuto, semmai di un’altra nazione. Per essere chiari fino in fondo, non è nemmeno un set cinematografico per girare la scena di un film. Non è nulla di tutto questo, purtroppo. Per chi non l’avesse riconosciuta è Via Montessori. Di Sibari o di Bollate? No. Di Santeramo, della nostra amata città che con i rifiuti non va proprio d’accordo come tante volte abbiamo scritto e documentato. Via Montessori, quindi, il viale laterale a sinistra ponendosi di fronte alla scuola Umberto I°. Da quanti giorni non si raccolgono le foglie dei tigli del Parco della Rimembranza, nessuno lo sa. Di certo, saranno tanti. Il tappeto del fogliame lo certifica. Non sono foglie cadute in un solo giorno, ma quelle che la danza dei venti ha adagiato per terra da almeno una settimana e lasciate al loro posto dal super efficiente servizio di igiene urbana per non rovinare, più di quanto stia facendo il bel tempo dell’estate di San Martino, la magica atmosfera autunnale. Osserviamo bene la foto: quante tonalità di marrone quelle foglie ci donano. Nemmeno la tavolozza del più geniale pittore riuscirebbe a riprodurle nemmeno in parte. Per cortesia, non rimuovetele per deporle in qualche sgangherato cassonetto a tre ruote e senza coperchio. Stanno bene dove sono. E quel tappeto, di giorno in giorno, crescerà come la sozzura che continua a devastare la nostra città. Certo quell’ammasso di foglie darà fastidio ai cittadini che si affacciano sul viale o che lo percorrono o ai tanti bambini che la mattina raggiungono la scuola. Pazienza per loro! Vogliamo mettere sulla bilancia quello splendido tappeto con le persone? Non c’è paragone! Mille volte meglio le foglie d’autunno di quel viale. Per ben conservarle da improvvise volate di vento, chiediamo a viva voce che sia costruito a valle e a monte di Via Montessori, un muretto di contenimento perché, anche se volassero, rimarrebbero ben protette nello stesso spazio. Le bellezze si tutelano anche in questo modo. Di peccato c’è solo una cosa: per questo patrimonio naturale, la Tasi che i cittadini pagano è sottostimata. Le aliquote vanno aumentate. E’ l’unica garanzia per continuare a godere di questo spettacolo anche per i prossimi anni. E se qualcuno di noi vede gli operatori ecologici tentare di ripulire il viale, lo impedisca e chiamasse subito i soccorsi. I monumenti si conservano. Anche se sono di monnezza.

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