O.D.G. CONGRESSO USB GRUPPO NATUZZI

I lavoratori hanno deciso di intensificare la lotta per arrivare ad una decisione giusta, dignitosa e rispettosa.

 

“Le lavoratrici e i lavoratori di Natuzzi Spa, Newcomfort Srl ed ex Natuzzi Spa iscritti all’Unione Sindacale di Base-Lavoro Privato, inizia così il documento approvato, hanno svolto unitariamente il Congresso aziendale, dando mandato all’USB di proseguire l’esperienza unitaria, costituendo il Coordinamento degli iscritti del Gruppo Natuzzi. Per fronteggiare il duro attacco che Natuzzi e i suoi complici stanno da tempo sferrando contro le maestranze è indispensabile accantonare quel atteggiamento di lotta tra poveri a cui i lavoratori sono stati educati per decenni e creare un nuovo clima di unità e solidarietà di classe. La proposta dell’USB, ancora praticabile, di estendere il Contratto di Solidarietà all’intera forza lavoro a questo mirava ed era l’unico modo per allargare la “coperta a tutto il corpo”, ma è evidente che Natuzzi preferisce scoprire di volta in volta la testa oppure i piedi. Di fatto, con l’Accordo del 27 marzo 2017, la Natuzzi Spa si appresta ad usufruire dell’ultimo periodo di CdS, dopo di che non saranno più possibili proroghe e ciò lascia presagire ancora licenziamenti collettivi o esili verso altre New Co.

A tale filosofia industriale, oltre a prestarsi puntualmente Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-UIL, continua il documento, si sono adeguate anche le Istituzioni che hanno elargito ingenti finanziamenti pubblici ad un’impresa che pianificava la riduzione del personale, per poi concretizzarla lo scorso ottobre, attraverso il licenziamento di 355 dipendenti. Ad essere succubi del padrone di turno non è stato soltanto il Governo nazionale ma, salvo visibili eccezioni, si sono dimostrati anche i rappresentanti politici locali di maggioranza e minoranza, compresi Governatori regionali oppositori da sinistra a Renzi e Sindaci rivoluzionar-grillini.

Nonostante avessero contro questo largo schieramento filo-natuzziano, conclude il comunicato, i lavoratori non si sono rassegnati ad accettare supinamente quanto deciso per loro a tavolino, da tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Anzi, ad oggi chi mostra di essere finito alle corde è Natuzzi, che propone ai lavoratori una conciliazione offrendo condizioni migliori rispetto a quelle concordate con i sindacati complici.  Mentre, il fronte dei lavoratori in lotta contro le imposizioni padronali pare in via di un maggior radicamento e una costante espansione. Per quanto sin qui esposto, l’Assemblea congressuale delega il gruppo dirigente dell’Usb Gruppo Natuzzi ad intensificare le azioni di lotta, fino a quando non matureranno le condizioni per arrivare ad un’intesa giusta, dignitosa e rispettosa delle istanze dei lavoratori. Organizzando subito una manifestazione dinanzi alla sede della Regione Puglia, considerato che quest’ultima continua a dimostrarsi incapace di rispettare i più elementari impegni assunti, come quello di convocare Usb e Natuzzi Spa per tentare di riaprire la vertenza, ritirando le clausole ricattatorie e vessatorie imposte ai lavoratori. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

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