NON SI ACCOGLIE COSÌ UN OSPITE

“Verba volant, scipta manent”. 

In considerazione di ciò, la mia scelta, più che per il video mandato in diretta ieri domenica 2 aprile, è per lo scritto “ Facciamo il punto della situazione politica”.

Autore di entrambi colui che dieci consiglieri dimissionari hanno costretto a sloggiare da Palazzo di Città.

Una inedita novità salta subito agli occhi: il sempre declinatissimo, abusato e stucchevole “ io, io” cede oggi il passo ad un più protettivo “noi”.

Infatti stralcio:

– “ il nostro è stato sempre un bilancio sociale a favore della popolazione più debole”;

– “ con noi centinaia di famiglie povere non hanno mai pagato tasse” ;

– “ noi abbiamo esentato dal pagamento di tasse comunali tutte le famiglie con reddito  inferiore a   7500 euro Isee”;

– “ noi abbiamo esentato dal pagamento della mensa scolastica i bambini appartenenti a famiglie povere esentandole pure dal pagamento del trasporto pubblico”;

– “ noi abbiamo esentato dal pagamento della Tari i giovani e i lavoratori che studiano e

lavorano fuori da Santeramo”;

– “ noi abbiamo ridotto il pagamento Tari ai santermani pensionati che vivono all’estero”;

– “noi abbiamo previsto una esenzione dal pagamento delle tasse comunali per le attività produttive e artigianali che si insediano nel centro storico”.

L’autocelebrativo “ noi abbiamo, noi abbiamo” declinato sette volte.

Non tarderà l’altra campana a farsi sentire. Comizi e comizi in arrivo.

A ciascuno dei sette consecutivi autoelogi è fatta seguire la identica ripetitiva e quanto mai inopportuna e scortese domanda: “ il commissario saprà fare altrettanto? ”.

Ci si chiede quale tomo di bon ton abbia mai letto e assimilato colui che ha vestito fino a ieri la fascia tricolore.

Ci si chiede come all’ospite commissario, in arrivo da noi per un paio di mesi, possa essere riservato un simile scriteriato biglietto di “ benvenuto”, ricco di ripetitiva domanda del tutto fuori luogo.

A concludere, una considerazione: se il nostro insegnante di religione è così fortemente convinto d’aver espletato al meglio il proprio compito, perché suicidarsi di propria mano, sfuggendo al democratico confronto delle primarie?

Dimenticavo: nella diretta delle 13.30, l’appiedato D’Ambrosio ha tenuto a sottolineare che pronuncia di sfiducia è stata proferita nei riguardi del segretario PD in carica, uno dei dieci firmatari. Il già sindaco ha trascurato però di esplicitare, se non nomi e cognomi, almeno il numero dei partecipanti a tanto pronunciamento. Si è portati a vederli nell’ormai sparuta e non rassegnata schiera di inconsolabili superstiti.

Se così fosse, saremmo al ridicolo: una minoranza, convocata non si sa bene da chi, che, come tale, emette sfiducia. Difficile a credersi. A meno che non la si voglia mettere, deliberatamente, in rissa. Ma non era una volta il PD un partito serio e disciplinato alla volontà della maggioranza?

Se l’intenzione è di creare caos, attendiamoci sorprese. Col clima che si è creato, nulla è da escludere.

Alla dott.ssa Emilia Felicita Capolongo, commissario straordinario a Santeramo, il saluto di bene arrivata, unito all’augurio di buon lavoro.

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