NON C’E’ PACE PER “S. ERASMO”

Per la chiusura di Piazza Garibaldi, il Comitato ha diramato un nuovo programma della festa patronale.

 

Non c’è pace per la Sant’Erasmo. Ci si riferisce ovviamente alla festa patronale. Di Pace, il nostro Santo Patrono ne ha tanta nel Regno dei Cieli. Non ha pace perché il Comitato Feste Patronali è stato costretto a cambiare in corsa programmi e strategie per il fatto che Piazza Garibaldi, dove sono in corso i lavori di rigenerazione urbana, rimarrà chiusa, contrariamente a quanto era stato assicurato in precedenza dal Comune di Santeramo. La Città, quindi, rimarrà spaccata in due. E’ facile immaginare il disagio per cittadini e forestieri che vorranno raggiungere la villa comunale – epicentro della festa – attraversando la piazza centrale di Santeramo anche se è probabile che il corridoio di collegamento – una sorta di canale di Suez –  tra Via Roma e Via Francesco Netti potrebbe essere allargato. Comunque sia, sarà insufficiente per l’agevole attraversamento della piazza considerato che la sera clou della festa, quella del 2 giugno, è partecipata da decine e decine di migliaia di persone. Per questi motivi, il Comitato ha diramato un nuovo programma, diverso da quello riportato anche sul tradizionale libretto pubblicitario. La correzione saliente riguarda la discesa del carro che faremmo meglio a chiamare quest’anno “la salita del carro trionfale”. Alle ore 21:00 del 2 giugno da Largo Pietà avrà inizio la sola sfilata di cavalli e dame in costumi d’epoca, che attraverserà Via Matera, Corso Tripoli e Via Iacoviello dove si accoderà il carro trionfale. Dopo di ché, il corteo si dirigerà verso Piazza Di Vagno, salirà Corso Italia fino a raggiungere Largo della Pietà. Per l’inagibilità di Piazza Garibaldi, anche i percorsi della processione di gala del giorno 1 giugno e quella della mattinata del giorno successivo, subiranno variazioni. Da voci correnti nell’opinione pubblica, pare che il valente Comitato Feste Patronali non ha affatto gradito il retro front del Comune di Santeramo sull’apertura promessa di Piazza Garibaldi che ha prodotto preoccupanti disagi per reimpostare in corso d’opera il programma della festa. Cosa sicuramente non facile per chi ha sulle spalle la gravosa responsabilità dell’organizzazione dell’evento più grande e più importante dell’anno. Quando il “musica” finirà, forse, conosceremo lo spartito delle polemiche che si consumato dietro le quinte.

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