«Il momento della dimissione è molto particolare per i genitori», spiega il dott. Latorre, «pieno di gioia ed emozione per un evento nuovo e unico. I genitori, però, possono non sentirsi adeguati, soprattutto per i bambini con bisogni particolari, come i nati prematuri che hanno passato tanto tempo in ospedale e che hanno sperimentato problematiche e patologie. Per questo motivo abbiamo voluto offrire questa family room, realizzata per far sentire la famiglia a casa propria».
Nella family room i genitori si prendono cura del neonato in prima persona, verificando in sicurezza le capacità che hanno acquisito durante le settimane trascorse in terapia intensiva e poi in neonatologia, con la tranquillità fornita della costante disponibilità del personale medico e infermieristico del reparto. Si creano così i presupposti per un ritorno a casa in sicurezza anche dei neonati più fragili e prematuri. «È stata un’esperienza incredibilmente emozionante e formativa», raccontano i genitori di Chiara, la prima ospite di questa stanza, «che ci ha dato la consapevolezza di essere in grado di accudire la nostra piccola guerriera. Ci siamo sentiti a casa in ospedale: è un’esperienza che raccomandiamo a tutti i genitori dei neonati prematuri»
La family room del Miulli è la prima attivata in Puglia e fra le poche del Sud Italia, ma tante altre sono già presenti nel resto d’Italia e d’Europa. In alcuni casi tutto il percorso assistenziale si svolge in questo spazio, con la partecipazione attiva dei genitori alle cure.
Neonato, madre e padre rappresentano una unità inseparabile per la Neonatologia dell’Ospedale Miulli, il vero centro del processo di cura. Il reparto del nosocomio di Acquaviva è infatti tra i pochi centri ad offrire un servizio di foresteria gratuito per le madri dei neonati ricoverati, nonché assistenza psicologica e counselling genitoriale gestito da personale qualificato per tutte le coppie che ne facciano richiesta.
Questa realtá, al Miulli, esisteva giá 18 anni fa, per quanto riguarda le mamme. Infatti quando partorii 12 e mezzo anni fa, spiegai al primario di neonatologia degli ospedali riuniti di Foggia, cosa facevano ad Acquaviva e “la stanza delle mamme” ( Cosí veniva chiamata la stanza che ospitava le mamme nel Miulli) é stata creata anche a Foggia