Mozione di sfiducia: tra dieci giorni conosceremo il lido di approdo dell’iniziativa dell’opposizione ovvero se per il Sindaco sarà l’ultima spiaggia oppure la ripartenza per altre destinazioni.
Meno dieci. Non mi riferisco alla temperatura di questi giorni, in particolare di ieri. Forse questo livello semi siberiano non è stato raggiunto ma, in qualche modo, avvertito. Il meno dieci si riferisce al fatto che mancano dieci giorni per conoscere il lido a cui approderà in Consiglio Comunale la mozione di sfiducia presentata dai sei consiglieri comunali di opposizione nei confronti del Sindaco D’Ambrosio. Sono trascorsi venti giorni dal 22 gennaio scorso quando la mozione è stata ufficialmente presentata al Comune senza che sinora sia stato convocato il Consiglio Comunale. E’ solo questione di giorni perché entro il 20 febbraio la mozione sarà discussa. Il voto sarà nominativo e palese. Nessuno potrà vestire i panni del franco tiratore. Solo allora conosceremo il lido di approdo dell’iniziativa dell’opposizione ovvero se per il Sindaco sarà l’ultima spiaggia oppure la ripartenza per altre destinazioni. Sulla barca che sta per attraccare nel porto del Consiglio Comunale, vi sono i pentadissidenti. Remano ognuno per conto loro. Nelle loro mani i remi del futuro di Santeramo sia nel bene e sia nel male. Sino a quando non si esprimeranno, il timone nelle mani del Sindaco traballa. Le onde sono troppo alte e minacciose. Dinanzi alla posta in gioco, la temperatura del gruppo dei pentadissidenti e del Sindaco è da solleone anche se in questi giorni quella meteo è da brividi. Per il neo Assessore Lorenzo Perniola, adagiato sulla graticola per essere immolato come agnello sacrificale della mozione, la temperatura è da forno a microonde.