Al centro del dibattito la richiesta di revoca dell’appalto mensa alla Cascina.
A distanza di oltre due mesi dall’ultima seduta celebratasi il 25 agosto scorso con l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario del 2015, martedì 3 novembre torna a riunirsi per la nona volta in questo anno il Consiglio Comunale di Santeramo. Sette gli argomenti iscritti all’ordine del giorno, il primo dei quali riguarda l’adozione dell’atto di indirizzo per la revoca in autotutela di tutti gli atti “presupposti” consequenziali e connessi, relativi gara di appalto per il servizio di refezione scolastica. Questo delicato argomento sul quale vi sono già state vibrate proteste dei genitori dei bambini, arriva in discussione per iniziativa dei sei consiglieri comunali di opposizione che, per la prima volta compatti dopo circa tre e anni e mezzo di legislatura, hanno deciso di condividere unitariamente una battaglia politica su un problema molto sentito e delicato. Come si ricorderà, infatti, l’appalto della mensa scolastica fino al maggio 2018, è stato aggiudicato alla Cascina, implicata nello scandalo di mafia capitale.
Da un articolo pubblicato da Romatoday – ma anche su tanti altri organi di informazione – abbiamo letto che il provvedimento del Prefetto di Roma Gabrielli di mettere da parte la Cascina, vale per Roma e per tutto il territorio nazionale “in virtù della gravità dei fatti oggetto di indagine e delle particolari esigenze di tutela della legalità”. Più chiaro di così c’è solo la luce del sole. Ma per la dott.ssa Anna Maria Punzi, segretario generale del Comunale, che ha presieduto la commissione di gara e ne ha firmato l’aggiudicazione alla Cascina, non è così. Bisogna ricordarle a questo punto che Santeramo è uno degli ottomila comuni italiani. Ma forse, sapendolo certamente, qualcuno, tirandole la gonnella, le ha confidenzialmente detto che Santeramo è un comune del terzo mondo e che, quindi, poteva procedere all’aggiudicazione. Che Santeramo sia un comune del terzo mondo, è fin troppo evidente per tanti motivi, ma non per l’aggiudicazione dell’appalto mensa alla Cascina. I genitori santermani che parteciperanno come liberi cittadini al dibattito consiliare, potranno rendersi conto delle varie posizioni politiche e della decisione finale che sarà adottata.
Sarà una seduta consiliare anche interessante per comprendere da quale parte si posizionerà il consigliere PD Gabriele Cecca dopo il pubblico affondo per denunciare la sua condizione di emarginato a cui lo ha relegato il sindaco. Parole come “segreto di stato, sovrano, difesa a spada tratta, sua illuminata volontà, ecc.” non possono passare inosservate. Cecca dovrà chiarire da quale parte sta, ovviamente se questa volta deciderà di partecipare al consiglio come è suo dovere.
Non una sola parola è stata iscritta all’ordine del giorno per la grande questione di Via Iacoviello e dintorni. Grave omissione politica, nonostante una richiesta imperfetta di consiglio comunale da parte di quattro consiglieri d’opposizione, antecedente a quella della mensa scolastica.
Inizio ore 17:00.