Santeramo si appresta a ricordare il maresciallo Vincenzo Ranieri vigliaccamente assassinato, in piena piazza Garibaldi, dal balordo che, arma alla mano, tentava di aprirsi una via di fuga dalla banca di Credito Cooperativo appena assaltata in compagnia di due complici.
Da quella lontana mattinata del 22 marzo ’76 sono trascorsi quarant’anni. Un tempo ed un vuoto incolmabili per una vedova ed un figlio al tempo dei fatti giovanissimo alunno delle nostre scuole elementari.
Punto di merito per la dott.ssa Camilla Robert, presidente del Lions Club Santeramo, del dott. Costante Leone, presidente BCC e di chi risiede a Palazzo di Città, il buon esempio del dovuto ricordo. Siamo accanto a chi ha perso tanto con rispetto e riconoscenza. Sentimenti che abbracciano l’intera Arma dei Carabinieri cui vogliamo bene e continuiamo a volergliene per quella loro testimonianza di costante vicinanza alla gente. Quando c’è bisogno, loro ci sono sempre. Con presenza discreta, rassicurante e così spesso risolutiva.
Già da tempo lontano da Santeramo, venni a conoscenza dell’accaduto dalle cronache nazionali. Più tardi, da testimonianze di presenti, appresi dell’unanime cordoglio dell’ammutolita e incredula comunità come dell’incapacità a trattenere le lacrime da parte di un santermano, maresciallo maggiore in pensione, al passaggio del feretro del commilitone cui volle indirizzare fiori di primavera.
Con gli occhi della mente sono andato spesso ad immaginare quell’emozione irrefrenabile dell’anziano maresciallo che ben conoscevo, a fronte della voluta e ben contenuta compostezza dei carabinieri in scorta d’onore.
A Vincenzo Ranieri, Carabiniere per sempre, il ricordo e l’affetto di noi che in lui vediamo i valori dell’essere “nei secoli fedele”.