Cinquantatremila tonnellate di pet-coke stanno per raggiungere lo stabilimento Italcementi di Matera e su questo delicato argomento urge un Consiglio Comunale congiunto con tutti i Comuni coinvolti, insieme alle agenzie ARPA, Regioni ed Ente Parchi, come prima azione che dia forza e sostegno a successive richieste congiunte: è questo il risultato che porta a casa la maggioranza grillina nell’ultimo consiglio comunale. Il Consigliere Comunale del MoVimento 5 Stelle, Rocco Lillo spiega: “Sull’utilizzo di questo materiale da parte della cementeria di Matera, la nostra è stata da sempre una posizione critica che ci vede impegnati ormai da diversi anni al fianco degli attivisti del M5S lucani e pugliesi. Evidentemente quello che non tutti sanno è che nella cementeria di Matera il petcoke viene bruciato sin dal 2010 nelle stesse quantità e modalità di approvvigionamento dal porto di Taranto alla cementeria di Matera e che, purtroppo, non è l’unico impianto a ridosso del territorio santermano che brucia questa sostanza. In zona Borgo Venusio esiste anche una fabbrica di mattoni che ha utilizzato petcoke per la produzione dei laterizi ed è intenzionata a farlo nel prossimo futuro.
“A questo si aggiunge un’altra vicenda della quale il MoVimento 5 Stelle si occupa da tempo, anche questa ignorata dai paladini dell’ambiente come il Consigliere Di Gregorio. – continua a spiegare il Consigliere Comunale del MoVimento 5 Stelle – Esiste già un protocollo d’intesa firmato da Comune di Matera, Provincia di Matera, Regione Basilicata e Italcementi che prevede un biomonitoraggio per il quale sono state posizionate dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (ARPAB) 23 stazioni per il monitoraggio dell’inquinamento. Si è scoperto, però, che al momento di conoscere i risultati, la quasi totalità delle stazioni installate sono state danneggiate da atti vandalici e dagli agenti atmosferici ed è proprio sul rispetto di questo protocollo d’intesa che noi dobbiamo insistere senza ricominciare tutto da capo come invece proposto dalla minoranza.
Questi sono stati i motivi che ci hanno portato a bocciare la proposta della minoranza priva di contenuti reali.” Di qui la conclusione del consigliere Lillo “Non vogliamo lanciare allarmismi, ma i cittadini di tutto il territorio coinvolto hanno bisogno di certezze e noi abbiamo il dovere di controllare e verificare il rispetto dei protocolli d’intesa già in essere e delle Norme a tutela della salute dei cittadini. Da parte nostra il massimo impegno, così come facevamo quando eravamo fuori dalle istituzioni, continueremo a farlo adesso che siamo stati eletti rappresentati del popolo”.