LIQUIDAZIONI REGIONALI ANCHE DA 600 MILA EURO CIRCA

Si tratta di liquidazioni che un operaio può soltanto sognare oppure che può ottenere se gli capita di acquistare il “Gratta e Vinci” della vita.

Un quotidiano pugliese ha pubblicato le liquidazioni che i componenti il Consiglio Regionale percepiranno al termine delle legislatura ormai imminente. Si tratta di liquidazioni che un operaio può soltanto sognare oppure che può ottenere se gli capita di acquistare il “Gratta e Vinci” della vita. Altre considerazioni inutile farle. Si tratterebbe soltanto di consumare l’inchiostro della nostra penna. Andiamo con ordine. Il Presidente Vendola che in ogni circostanza “sbrana” il Governo Nazionale per non essere particolarmente attento alle politiche sociali, percepirà 198.800 euro. Un terzo circa di quello che metterà in tasca Lucio Tarquinio per essere stato in Consiglio Regionale da 23 anni, prima nel gruppo della Democrazia Cristiana e poi in quello del PD. A lui ben 587.800 euro. Un operaio che è stato dinanzi ad un alto forno di una acciaieria o su una impalcatura di un cantiere edile per 23 anni, riceverebbe – con stima in eccesso – dai 25 ai 30 mila euro. La dott.ssa Silvia Godelli, assessora regionale da dieci anni e con un trascorso da consigliere regionale nel gruppo del Partico Comunista Italiano, ben 585.600 euro. E, a seguire, liquidazioni da 414.900 per il Presidente Regionale Onofrio Introna; 328.480 per Losappio e Ventricelli; e così via dicendo. I Consiglieri Regionali con meno di una legislatura, un misero compenso liquidatorio di soli 69.154 euro. Eppure costoro sanno che c’è gente che muore di fame, pensionati da 500 euro al mese, giovani disperati in cerca di lavoro, famiglie ormai a pane e acqua, lavoratori che stanno con un piede dentro e l’altro fuori dalla fabbrica, contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro, imprese artigianali e commerciali che tirano a campare e quant’altro ancora. Per costoro, tutto questo, è soltanto accademia. Con la pancia piena si possono fare i migliori discorsi. Tra qualche giorno, diversi candidati alle elezioni regionali si aggireranno tra le nostre strade per prendere il posto di costoro. Se sulla nostra strada trovassimo un candidato che rinuncerebbe, con atto notarile, ai lussuosi compensi della politica, lo voteremmo molto ben volentieri. Ma per questa rinuncia, prima di essere candidato, bisogna essere Santo.

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