LETTERA APERTA DELLA PRO LOCO AI CANDIDATI SINDACI DI SANTERAMO

Egregio Candidato,

Baldassarre, D’ambrosio, Laquale, Larato, Nuzzi, Riviello.

La  Pro Loco di Santeramo lavora ed ha sempre lavorato, quale polo sinergico aperto a chiunque abbia a cuore la città, per una promozione autentica del territorio. Lavoriamo da sempre con dedizione e impegno, grazie ai tanti volontari, al servizio della nostra città e della cittadinanza tutta. In questi mesi ci stiamo adoperando per coinvolgere attivamente i cittadini e anche gli studenti delle scuole in sempre nuove iniziative che sappiano far dialogare in modo originale e inedito la storia e il patrimonio di tradizione e folclore della nostra Santeramo. La vita culturale di una città è certamente uno dei requisiti della qualità urbana che possono costituire un elemento importante di crescita e sviluppo anche economico. Daqueste premesse Santeramo può sviluppare il proprio ruolo di regia, attraverso un investimento progettuale e di coordinamento anche per la diffusione di eventi importanti. È urgente affiancare ai grandi eventi una rete di occasioni culturali, perché le persone possano vivere il territorio incontrandosi in spazi di saperi e di relazioni, dalle biblioteche, al teatro, ai cinema, alle scuole, in risposta a una solitudine sempre più diffusa! Questo è, a nostro avviso, il dovere più grande di coloro che si accingono a correre in questa campagna elettorale, un dovere educativo che faccia rinascere la fede politica, che dia stimolo ai giovani, che animi una stagione di dialettica progettuale. Riteniamo pertanto necessaria un’assunzione di grande responsabilità da parte di tutti i soggetti politici presenti sul territorio, un forte impegno da parte dei futuri amministratori, per predisporre soluzioni innovative che incidano strutturalmente sulle esigenze dei cittadini. E nel fare gli auguri a tutti i candidati sindaci per una campagna elettorale leale, avvincente e piena di idee e contenuti, vorrei proporre ai 6 candidati sindaco queste   semplici domande.

  1. Quale tipo di appoggio concreto vi sentite di promettere alle attività professionali, ricreative, artistiche, culturali, solidali, turistiche e sportive locali affinchè continuino nelle loro iniziative, preziose per il territorio?
  2. Cosa volete fare per valorizzare il turismo e portare i turisti a Santeramo?
  3. E’ in atto, da parte nostra, la ristrutturazione del nostro presepe realizzato da

   Armando Mele, di circa sessantacinque mq2. Vi chiediamo una location

   definitiva, al fine di donarlo alla cittadinanza e renderlo fruibile ai turisti.

Grazie per l’attenzione e buona campagna elettorale, sempre disponibili al dialogo.

Il Presidente ProLoco Marco Canzio

 

DI SEGUITO RIPORTIAMO LE RISPOSTE DAI 6 CANDIDATI IN ORDINE ALFABETICO

 

FABRIZIO BALDASSARRE – MOVIMENTO 5 STELLE

Caro Presidente, 

grazie per le interessanti sollecitazioni rivolte a ciascuno dei candidati alla carica di Sindaco di Santeramo. Sono particolarmente legato alla Pro-Loco di Santeramo per motivi affettivi familiari (mio padre mi ricorda sempre di esserne stato Presidente negli anni immediatamente successivi alla sua fondazione e alla Presidenza di Giovanni Tritto…). 
Personalmente, come docente e ricercatore, mi occupo di gestione, valorizzazione e marketing dei beni culturali da molti anni, insegno Economia e gestione dei Beni Culturali alle lauree magistrali in Storia dell’Arte e Archeologia, oltre che nella Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Bari Aldo Moro. Metterò a servizio di Santeramo anche queste mie personali competenze come Sindaco. 

Credo che Santeramo sia una città dalle molte “potenzialità inespresse” sul piano turistico-culturale, che solo grazie all’azione di associazioni benemerite come la Pro-Loco ed altre riesce a sopperire alle carenze di visione in questo ambito delle passate amministrazioni.

La mia visione in merito ai temi suggeriti è quella che Il Comune deve svolgere un ruolo nuovo, deve diventare una sorta di “Agenzia” di sostegno e di promozione del proprio territorio in tutte le sue espressioni, dalle più tradizionali a quelle più avanzate e innovative. Insomma, l’amministrazione comunale deve programmare e agire nella consapevolezza di operare in un contesto di competitività tra i territori per l’affermazione dell’attrattività della propria comunità socio-economica e culturale. Intendo realizzare per Santeramo ciò che attenti osservatori suggeriscono a proposito delle caratteristiche comuni alle più riuscite esperienze di innovazione e di sviluppo territoriale. In particolare, il Comune può davvero diventare un’agenzia di promozione della propria comunità se pone in essere:

  • la collaborazione tra attori di diversa natura: altre istituzioni pubbliche, gruppi di cittadini, imprese, associazioni, ONG. Soggetti che vanno coinvolti, ascoltati, compresi e legittimati, perché essenziali al raggiungimento degli obiettivi amministrativi e civici perseguiti
  • la valorizzazione dei processi e degli attori esistenti (ad es. la Pro Loco)
  • rapporti nuovi con cittadini e imprese fondati non più su comando e controllo o semplice erogazione di servizi ma su relazioni basate su trasparenza, responsabilizzazione ed accountability(il rendere conto del proprio operato).

Il Comune di Santeramo, insomma, inteso come piattaforma in grado di mettere in rete abilità e sostenere chi ha risorse, energie e competenze per innalzare il benessere e la qualità della vita della propria comunità. Fra i 5 assi strategici del mio, anzi del nostro, programma 2017-2022, abbiamo incluso  quello denominato “Sviluppo e innovazione (sociale, economica, culturale, turistica)”.

Il turismo potrebbe costituire il vero volano per lo sviluppo del territorio. La nostra realtà offre grosse opportunità derivanti dalla presenza di siti archeologici,  rupestri ed habitat naturali, dalla varietà e genuinità dell’offerta eno-gastronomica e dalla possibilità di organizzare eventi culturali legati alla storia e alle tradizioni del nostro paese. 
Lo sviluppo del turismo passa inevitabilmente attraverso una conoscenza specifica del nostro territorio, nonché attraverso la salvaguardia e sviluppo sostenibile del nostro centro storico, e del nostro paesaggio il quale attualmente versa in condizioni di abbandono e degrado. Occorre pertanto prioritariamente restituire decoro a tutto il centro storico, ai siti archeologici ed in generale a tutto il territorio con la manutenzione dei luoghi attualmente in stato di degrado. In questo il ruolo sempre avuto dalla Pro-Loco è un valore imprescindibile!

Diverse le azioni concrete che desideriamo implementare e delle quali riporto alcune fra le più salienti.

Creare una “filiera del turismo” per integrare in un solo pacchetto eventi, cultura, sport, prodotti enogastronomici (con eventuali corsi di cucina locale e degustazione dei prodotti locali), servizi e prodotti artigianali, percorsi naturalistici ed eventi alla riscoperta del territorio e per la tutela del benessere delle persone, di concerto con i Comuni che confinano con Santeramo;

Attuare strategie di marketing territoriale grazie a cui sviluppare una serie di iniziative per diffondere sul territorio italiano ed estero la conoscenza della nostra offerta, volta ad intercettare anche flussi turistici aggiuntivi anche nei mesi autunnali e invernali;

 Procedere, in collaborazione stretta con la Pro-Loco, all’apertura e messa in funzione, secondo procedure oggettive, eque e trasparenti dell’ ufficio di informazioni e accoglienza turistica (IAT) con compiti di gestione, coordinazione e promozione di tutte le attività che si svolgono in paese, attraverso un servizio (che veda l’utilizzo di figure competenti) costante ed interattivo con l’amministrazione comunale, associazioni di promozione e tutela del territorio, agenzie turistiche, strutture ricettive e della ristorazione;
Elaborare una piattaforma online interattiva e plurilingue, ricca di informazioni e contenuti fruibili per chiunque, aggiornata costantemente su eventi, opportunità, pacchetti (benessere/degustativi/soggiorni);

Promuovere il turismo legato ai prodotti eno-gastronomici, a particolari tipologie di produzione, come l’olio extravergine di oliva, cereali, latte e prodotti derivati e attività quali l’apicoltura, attraverso la promozione di percorsi, laboratori ed eventi (ad es. festa contadina) che  promuovano non solo tali prodotti, ma anche le aziende produttrici, le tradizioni, le risorse del nostro territorio;

Valorizzare le manifestazioni già esistenti, come la sagra della carne, la sagra del fungo cardoncello e la festa contadina

  • far confluire gli eventi  in piazza Garibaldi e nel centro storico;
  • consentire a tutti i commercianti del settore di esporsi a prezzi accessibili e vendere i propri prodotti;
  • show cooking(diverse modalità di cottura, preparazione di piatti e prodotti tipici);
  • degustazione di vini associabili alla carne;
  • marchio “ecofesta” per una riduzione e gestione sostenibile dei rifiuti;

 Promuovere il turismo sociale per persone anziane e per persone diversamente abili, coinvolgendo i rappresentanti delle strutture ricettive; 
Promuovere il turismo sostenibile, ovvero quella forma di turismo che “soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro” (WTO – Organizzazione Mondiale del Turismo), attraverso:

  • Promozione itinerari e percorsi naturalistici (che veda allo stesso tempo l’avvio di  un processo di riqualificazione e recupero dei luoghi d’interesse storico/naturalistico e dei siti archeologici) , previ accordi e convenzioni con eventuali proprietari privati, e collaborazione con scuole, associazioni di volontariato e di categoria, (quali ad es. Santeramo tra verde e natura:  Bosco della Parata, della Gravinella, zona delle Murge e delle Matine – con i suoi reperti neolitici -; Santeramo rupestre: Santuario e Grotte di Sant’Angelo e  Sant’Angelo alla Morsara; Santeramo agricola: principali masserie e tenute storiche);
  • Tessera del turista (tourist card), con possibilità di prezzi agevolati per tutte le attività ed imprese facenti parte del sistema green;
  • Laboratori didattici informativi/conoscitivi su flora e fauna della nostra zona;
  • Promozione  della certificazione green di sistema o prodotto, rivolto agli operatori del settore che adottino principi del turismo green, con l’obiettivo di realizzare un marchio locale di sostenibilità e partecipare  a fiere ed eventi di settore;
  • Agevolazioni per la  ristrutturazione e riqualificazione di strutture per attività ricettive secondo i criteri della bioedilizia e bioarchitettura;

 Valorizzare il centro storico attraverso:

  • Maggiore coinvolgimento logistico durante le feste(Sant’Erasmo, Natale, festa contadina), sagre e manifestazioni (sportive, ed artistico/culturali); con spazi riservati a stand gastronomici, spazi culturali;
  • Creazione di un “vicolo d’oro” che consiste nell’allestimento di alcune case del centro storico secondo usi e costumi dei nostro antenati (casa della sarta, casa del panettiere), in collaborazione con la cittadinanza ivi residente;

Incentivi per le nuove attività commerciali e artigianali, anche rivolte all’offerta turistica.


In tema di cultura, 
l’intento è di ravvivare la vita culturale ed artistica di Santeramo partendo dalle competenze già presenti sul territorio, al fine di stimolare e supportare gli artisti e le associazioni culturali  ad esprimere costantemente i propri talenti e le proprie passioni. In un sistema sano e vigoroso, l’amministrazione locale è il vero propulsore della cultura: fornisce gli spazi per l’incontro delle idee, prepara il terreno ideale per il loro sviluppo e coordina gli sforzi collettivi verso obiettivi coerenti e programmati.

In merito al presepe monumentale di Armando Mele, è evidente che si tratta di una installazione artistica che, una volta ristrutturata, dovrà trovare una collocazione definitiva che, al di là di ipotesi che ho ascoltato (chiostro dei padri riformati, palazzo marchesale, Chiesa del Purgatorio, ecc.) necessita di un approfondimento tecnico che ne garantisca la effettiva fruibilità, la sostenibilità e la tutela per poterlo rendere effettivo Patrimonio di tutti i cittadini e dei potenziali turisti. Da parte mia come Sindaco avrete il massimo impegno a collocare al meglio questo manufatto artistico di valore inestimabile.
Mi scuso per essermi dilungato ma il tema è appassionante. Sono certo che avremo modo di confrontarci in futuro ancora su questi argomenti.

Un caro saluto,
Fabrizio Baldassarre

 

 

MICHELE D’AMBROSIO

Gentile Presidente,

Penso che il mio programma per il Governo dell Città sia più che chiaro sulla importanza che darò all Proloco e alle Associazioni santermane nella gestione della Cultura locale. Il principio della Sussidiarietà è per me stato sempre basilare per la partecipazione dell’associazionismo santermana alla valorizzazione delle nostre tradizioni e del nostro grande patrimonio storico e culturale non del tutto ancora espresso.

La Proloco in particolare da me è stata definita “scrigno” prezioso che conserva e valorizza.

Saluto con riconoscenza Lei Presidente, ma ogni altro Volontario appartenete alla “nostra” benemerita Associazione ed in particolare al caro Luca Volpe, instancabile componente. 

 

 

CAMILLO LARATO

La cultura e la tradizione del territorio sono una vera risorsa.   Dobbiamo lavorare  Valorizzare il nostro  patrimonio … Intendiamo valorizzare  l’artigianato con  mostre fotografiche, promozione di mercatini di vario genere,; attivazione, in collaborazione con la Pro-loco, e le altre associazioni locali, di tutte le iniziative possibili di interesse turistico, anche con il coinvolgimento dei comuni vicini; instaurazione di rapporti con le agenzie, giornali, guide turistiche, internet, radio, per pubblicizzare il nostro paese ed inserirlo nei flussi turistici, anche per i grandi eventi che è capace di gestire, come la festa di S. Erasmo  e la rievocazione storica della festa contadina. Particolare attenzione porremo alla rassegna dei presepi. Sosterremo le attività culturali,anche  con un comitato di cultura,che avrà come punto centrale la futura biblioteca comunale,che grazie alla nuova sede sarà aperta in tempi brevissimi,ha a disposizione aree studio e sale da dedicare specificatamente alle attività culturali. Promuoveremo incontri ed attività volte a far vivere lo sport come elemento fondamentale della salute,dell’educazione e di assistenza alla disabilità nonchè come momento per uscire dall’individualismo e come motore di crescita e sviluppo delle nuove generazioni santermane. In quest’ottica  realizzeremo “La Citadella dello Sport” all’interno di quella vasta area  dove oggi è ubicato il “Palocooper” ormai in uno stato di completo abbandono e che ci adopereremo affinchè venga recuperato.

 

 Per incentivare il turismo  a Santeramo  abbiamo intenzione di porre in sinergia , agricoltura,ambiente, enogastronomia e commercio per fare di Santeramo un polo  turistico che abbia nella rivitalizzazione  del centro storico  e nelle numerose e bellissime masserie del territorio, emblema della civiltá contadina intimamente legate alla storia della nostra terra, il proprio punto di forza .

 Per quanto riguarda  l’allocazione del Presepe artistico realizzato da Armando Mele, al fine di renderlo una vera e propria attrazione turistica la giusta sede è da individuarsi all’interno del perimetro del centro storico. Dovremo individuare  se ci sono  beni immobili di proprietà del Comune idonei allo scopo. In caso contrario  ci attiveremo  per  individuarne uno idoneo sempre all’interno del perimetro centro storico che deve tornare ad essere il centro della città e non quello che è adesso, ossia una landa desolata.

 

 

MICHELE LAQUALE

Gentilissimo Presidente Marco Canzio,
desidero innanzitutto ringraziarla per l’opera preziosa che la Pro Loco svolge sul
nostro territorio, con iniziative interessanti e di grande impatto culturale e sociale.
Sono molto contento di aver ricevuto questa lettera, alla quale rispondo con
entusiasmo. In questa campagna elettorale, per me impegnativa ma anche molto
avvincente, ho sempre cercato di fare del dialogo lo strumento privilegiato, per
incontrare le persone, le loro storie e le loro idee.
Ho dichiarato, fin da subito, di avere un programma “aperto” alle proposte dei miei
concittadini, proprio perché l’amministrazione che vorrei costruire dovrà basarsi su un
nuovo e più diretto modo di coinvolgere la cittadinanza e le associazioni attive sul
territorio.
Ricevere questa lettera, dunque, mi rincuora e mi stimola, poiché è il chiaro segnale
che non solo a Santeramo ci sia un’associazione che opera con impegno e passione
per il bene del territorio, ma che questa sia anche pronta a costruire un dialogo con
l’amministrazione. Per lavorare insieme, per costruire una sinergia.
Da parte mia c’è tutto l’impegno e la disponibilità ad accogliere questa sollecitazione,
ma anche quelle future, se dovessi diventare il Sindaco di Santeramo.
Uno dei miei primi obiettivi è la promozione del nostro territorio, dal punto di vista
culturale e turistico. E’ un sogno che mi pongo come cittadino e come padre, prima
ancora che come politico e amministratore (sebbene, in questa qualità, io lo abbia
inserito nel mio programma). Sono, infatti, d’accordo con Lei quando scrive: «La vita
culturale di una città è certamente uno dei requisiti della qualità urbana che possono
costituire un elemento importante di crescita e sviluppo anche economico. Da queste
premesse Santeramo può sviluppare il proprio ruolo di regia, attraverso un
investimento progettuale e di coordinamento anche per la diffusione di eventi
importanti».
Ho un programma preciso per lo sviluppo sociale e culturale di Santeramo e spero di
poterlo illustrare anche rispondendo alle sue domande, che ritengo opportune, utili e
puntuali.
1. Le attività professionali, ricreative, artistiche, culturali, solidali, turistiche e
sportive che operano a Santeramo sono una risorsa fondamentale nella vita quotidiana
di questo territorio. Durante questa campagna elettorale ho avuto il piacere di
incontrarne alcune, per iniziare a gettare le basi di quella che vorrei fosse una
collaborazione costante. Penso, infatti, che un’amministrazione desiderosa di operare
per il bene del suo territorio, non possa assolutamente prescindere dai soggetti che su
questo operano attivamente. Per questo vorrei che la mia amministrazione ricostruisse
tutti quei ponti e quei canali diretti con la cittadinanza, così malamente trascurati e
invece così importanti per lo sviluppo di una realtà urbana e sociale. Mi riferisco, in
particolare, a strumenti precisi che ci consegna la democrazia partecipativa: i percorsi
di progettazione condivisa, le consulte delle associazioni, o quelle sportive e
giovanili. Strumenti, insomma, che consentono all’amministrazione di dialogare con i
cittadini e di raccogliere le loro esigenze, le loro idee e le loro visioni, e alla
cittadinanza di partecipare concretamente alle scelte e alle decisioni comunali.
L’appoggio concreto che la mia amministrazione vorrà dare è dunque questo: rendere
le attività protagoniste dei progetti che si discutono, fornendo alle stesse ascolto,
disponibilità e presenza.
2. Risponderò con una piccola confessione. Potrà sembrare un aneddoto e invece non
lo è. Quando ho deciso di candidarmi e ho scritto il mio programma, ho inserito un
punto preciso che riguarda la promozione del territorio, intesa come valorizzazione
dei bene e delle attività culturali, con finalità turistiche. L’ho fatto, dopo aver
“visitato” Santeramo, cercando di comportarmi come un turista. Ho visitato chiese,
strade, luoghi cari alla mia infanzia, immaginando di non averli mai visti prima. E’
stato meraviglioso; Santeramo è meravigliosa, con buona pace di chi si ostina a dire
che non ha nulla. E questo, paradossalmente, mi ha fatto soffrire, invece che rendermi
orgoglioso. Ho sofferto, perché il nostro territorio non viene valorizzato come merita.
Sono tornato in quel di Sant’Angelo, trovandovi una desolazione da “Day After”; ho
bussato a Sant’Eligio, le cui porte sono sprangate e che ho potuto visitare giusto un
anno fa solo grazie alla meritoria opera di promozione culturale e turistica di
un’associazione locale; ho chiesto del bassolirievo del Laurana, fingendomi un turista
appassionato di arte rinascimentale: in pochissimi mi hanno saputo indicare dove
ammirarlo. Sono profondamente consapevole che una comunità incapace di
preservare il proprio passato non possa guardare al futuro. Di qui la mia totale
convinzione di dover cambiare le cose. Lo farò rendendo la mia amministrazione
pronta a intercettare fondi, iniziative, manifestazioni d’interesse di carattere regionale,
nazionale ed europeo.
La vicinanza con Matera, capitale della Cultura per il 2019, ci impone di essere pronti
a costruire un ventaglio di possibilità per i turisti che vorranno visitare anche le zone
limitrofe. Santeramo deve entrare nella rosa delle città interessanti.
Questa occasione ci consentirà di lavorare fin da subito, per mantenere anche in
futuro questa vocazione turistica di Santeramo.
La nostra offerta deve riguardare il turismo:
– enogastronomico di valorizzazione di prodotti tipici (con percorsi specifici e
costruiti ad hoc per rispondere alle esigenze di un pubblico italiano, ma anche
straniero);
– archeologico e paesaggistico ( in particolare mi riferisco alle grotte di Sant’Angelo,
attualmente chiuse al pubblico; lavoreremo perché questa perla artistica e
naturalistica sia nuovamente accessibile. Credo che un piano del complesso dei Padri
Riformati, o una parte del Palazzo Marchesale, possano ospitare un’esposizione
permanente di carattere archeologico, considerato che Santeramo vanta reperti
rinvenuti sul suo territorio sparsi in vari musei);
– artistico (con la visita guidata ai luoghi di interesse. Vorrei che la mia
amministrazione sia accanto alle associazioni e alle scuole per creare attenzione
intorno a questi tesori, costruendo degli itinerari turistici, visite guidate, percorsi di
alternanza scuola lavoro);
– folcloristico (legato cioè alle nostre tradizioni, ai nostri culti sacri e a quelli profani,
per trasformarli in un “brand”, attraverso un percorso di marketing territoriale; penso,
inoltre, al museo civico della civiltà contadina).
3. L’opera del nostro concittadino Armando Mele meriterebbe esposizione
permanente in Galleria Umberto a Napoli, salotto buono della città partenopea, patria
secolare indiscussa del presepe artistico. Tuttavia, abbiamo l’onere, noi futuri
amministratori e non senza l’ausilio della Pro Loco, di trovarle una collocazione sì
meno nobile ma tuttavia più utile alla nostra comunità, in termini di visibilità
culturale, fruibilità turistica e redditività economica. Aree compatibili con questi
intenti riducono notevolmente il novero degli immobili utilizzabili. Penso alla Chiesa
sconsacrata del Purgatorio, dopo che sarà chiarita la situazione giudiziaria e previo
adeguato restauro; al Palazzo Marchesale; o, nel proposito di concentrare presso
un’unica struttura più occasioni di incontro e cultura (esposizione archeologia e
museo civiltà contadina), nel chiostro del Convento dei Padri Riformati, riparato da
apposita copertura.
Spero di aver risposto in maniera esaustiva e chiara alle domande e mi auguro che
possano esserci nuove occasioni di confronto e di dialogo.
Cordiali Saluti
Michele Laquale

 

 

Spett.le  Presidente

Pro Loco Santeramo “G. Tritto”

Sig. Marco Canzio

 

Oggetto: Risposta alla lettera aperta della Pro Loco ai candidati alla carica di Sindaco di Santeramo in Colle.

 

Carissimo Presidente della Pro Loco “G. Tritto” Marco Canzio,

la Pro Loco di Santeramo è, senza dubbio, l’associazione che più si prodiga da oltre 30 anni per la promozione turistica e culturale di Santeramo.

Le varie manifestazioni che la Pro Loco organizzava e che ancora tutt’oggi organizza, rappresentano momenti culturali e di attrazione turistica per il territorio. Ricordiamo, fra le tante, le varie edizioni della maratona portata avanti sino a raggiungere un livello mondiale con la partecipazione di atleti da tutto il mondo, le varie edizioni della “fanov”, le “Bancarelle Brille” con la discesa della Befana, l’esposizione dei presepi realizzati da vari artisti santermani e per finire, ma non ultima, la “Cavalcata di Sant’Erasmo” che con grande impegno e dedizione viene curata nei minimi dettagli nell’organizzazione e con una ricerca storica per riprodurre perfettamente i costumi d’epoca delle Dame e dei Cavalieri.

Ringraziando per la lettera aperta inviata, rispondo alle vostre domande:

  1. QUALE TIPO DI APPOGGIO CONCRETO VI SENTITE DI PROMETTERE ALLE ATTIVITA’ PROFESSIONALI, RICREATIVE, ARTISTICHE, CULTURALI, SOLIDALI, TURISTICHE E SPORTIVE LOCALI AFFINCHE’ CONTINUINO NELLE LORO INIZIATIVE, PREZIOSE PER IL TERRITORIO?

Con la prossima amministrazione la nostra Città tornerà ad essere “Santeramo, Città di Francesco Netti”. Per noi la Cultura sarà considerata risorsa fondamentale da utilizzare per la crescita, l’emancipazione e lo sviluppo della nostra Santeramo. Crescita e sviluppo sono le due parole chiavi del nostro programma e per questa strategia che accompagnerà l’attività della prossima Amministrazione, non si può né si deve presentare un programma preconfezionato. Il nostro è un libro aperto, pronto ad accogliere suggerimenti e proposte, modifiche ed integrazioni, critiche costruttive e più adeguate puntualizzazioni da tutti coloro che vorranno essere partecipi e protagonisti nella futura legislazione.

Fatta questa premessa, tra le nostre linee di intervento vi sono diverse azioni utili per garantire un appoggio concreto alle attività professionali, artistiche, culturali solidali, turistiche e sportive:

  • Promozione del territorio santermano e delle sue risorse,
  • Valorizzazione dei prodotti enogastronomici con la “complicità” fondamentale dei produttori a cui sarà chiesto un impegno di rete e di reciproca collaborazione,
  • Promozione della cultura santermana attraverso la valorizzazione di libri, opere pittoriche, artisti, monumenti,
  • Valorizzazione degli uomini di ieri e di oggi che hanno fatto cultura, ed in particolare i compianti Bartolomeo ed Hero paradiso, Alberto Di Leone, Vito Mario Panzarea
  • Collaborazione sinergica e permanente con le attive Associazioni Culturali santermane

 

  • Recupero del Palacooper e del campo sportivo “Vito Nicola Mele” con le vicine aree di demanio comunale, per caratterizzare la periferia come quartiere sportivo,
  • Pieno utilizzo della Masseria Galietti, Ex Enal, ex Convento dei Padri Riformati Francescani, Palazzo Marchesale, Centro sociale di Primo Intervento, ex Asilo Nido di via Iazzitello e le aree confiscate alla criminalità organizzata di c.da Chiancaro anche attraverso l’affidamento della gestione alle Associazioni o ad imprese private.

 

  1. COSA VOLETE FARE PER VALORIZZARE IL TURISMO E PORTARE I TURISTI A SANTERAMO?

Tra le nostre linee di intervento, il turismo è inteso come una delle risorse utili per implementare la crescita e lo sviluppo, a tal proposito sottolineiamo alcuni obiettivi strategici:

  • Predisposizione di un armonioso itinerario turistico che, partendo dal meraviglioso paesaggio delle “Quite”, si snodi attraverso la bellezza del nostro agro. In questo percorso rientreranno le Grotte di Sant’Angelo quale monumento simbolo del nostro territorio e della sua Storia,
  • Promozione del marchio di qualità DOP per prodotti tipici della pasticceria locale (scarcelle, biscotti glassati, taralli, castagnelle, mustacciuoli, ecc),
  • Organizzazione di diversificati eventi culturali anche a cadenza mensile che siano da forte richiamo turistico,
  • Riscoperta degli antichi mestieri e valorizzazione di manifestazioni che anche attraverso una accurata ricerca storica sugli usi e i vestiti dell’epoca, rievocano il passato di Santeramo come, per esempio, la “Cavalcata di Sant’Erasmo”.

 

  1. LOCATION DEFINITIVA DEL PRESEPE REALIZZATO DA ARMANDO MELE

Il presepe in tufo della Pro Loco, dopo essere stato per anni, in giro per l’Italia e finalmente riportato a Santeramo dalla Pro Loco, è indubbiamente uno degli elementi che diventerà fonte di attrazione turistica per Santeramo. Noi riteniamo che la sede naturale per l’esposizione del presepe al pubblico, sia il chiostro del’ ex Convento dei Padri Riformati Francescani, dove protetto da un’adeguata copertura per preservarlo dalle intemperie, diventerà una delle principali attrazioni turistico – culturale di Santeramo in Colle abbinato alle meravigliose sale con affreschi presenti nel Convento.

Ci sarebbe tanto ancora da dire e da fare per Santeramo, per questo il nostro programma è un libro aperto, pronto ad accogliere suggerimenti e nuove proposte, modifiche o integrazioni, critiche costruttive e più adeguate puntualizzazioni.

Crescita e sviluppo sono le due parole chiavi del programma in ogni ambito di intervento, per favorire la ripresa della crescita e dello sviluppo cittadino anche per fini occupazionali.

Cordialmente

Franco Nuzzi

 

 

CANDIDATO GIOVANNI RIVIELLO

Egregio Presidente,

quale candidato Sindaco di Santeramo per le liste èPolitic@ e Noi con Salvini ho apprezzato molto il contenuto della sua missiva, ed in particolare l’attenzione che la vostra associazione dedica da sempre al tema della promozione del territorio, inteso come partecipazione dei cittadini alla valorizzazione delle caratteristiche autoctone delle nostre tradizioni. Sono convinto sostenitore, anche quale ex presidente dell’associazione culturale Ideando che per vivere appieno le potenzialità del nostro meraviglioso territorio sia necessaria una vicinanza della politica al cittadino ed a tutte le associazioni che vi operano, attraverso l’azione osmotica che queste devono avere come motore ed impulso per l’animazione di quella ch,e a buon diritto, definite “stagione dialettica progettuale”. Dunque, per raggiungere questo meritorio scopo, con la mia squadra, rappresentata da valorosi e determinati giovani, professionisti e non, sulla base di una conoscenza diretta delle problematiche e delle possibili soluzioni, ho individuato dei progetti che potranno ben rispondere a quell’esigenza di rinascita della “fede politica” che sia il propulsore di proposte condivise per per vivere il territorio in maniera sinergica, e partecipativa in ogni ambito del vivere comune, compresi gli eventi culturali che sono la principale attrattiva per attivare e rendere concreto, finalmente, quel prezioso volano chiamato Turismo. Per rendere concreta la partecipazione dei cittadini e delle associazioni tutte, abbiamo previsto l’attuazione del progetto “democrazia IN-Comune” che vedrà istituzione:
– del Consiglio Municipale degli Adulti (C.M.A): organo di partecipazione democratica regolamentato in cui intervengono i rappresentanti dei quartieri in cui sarà suddivisa la città di Santeramo. Ogni rappresentante avrà il compito di rapportare le situazioni di emergenza, disagio, nonché di promuovere iniziative di sviluppo del quartiere e non solo. 
– del Consiglio Municipale dei Ragazzi (C.M.R): organo di partecipazione democratica regolamentato, in cui intervengono i rappresentanti dei ragazzi scelti all’interno delle scuole il cui compito sarà quello di rapportare le situazioni di emergenza, disagio, nonché di promuovere iniziative di sviluppo degli istituiti scolastici. 
Per la realizzazione dei suddetti progetti sarà messa a disposizione dei rappresentanti la sala consiliare anche nelle ore pomeridiane e serali al fine di poter promuovere il confronto democratico con la partecipazione del Sindaco ed all’uopo anche dei dirigenti e degli assessori afferenti all’argomento da trattare all’ordine del giorno.
Per rispondere alle domande poste, e nel ringraziare per l’opportunità, posso dire che sarà garantito e implemetato e premiato l’impegno delle associazioni ricreative, artistiche, solidali, sportive, culturali attraverso una riqualificazione ed adeguamento degli Impianti Sportivi di Santeramo, ed in particolare: il Campo Casone con il ripristino a regola d’arte della struttura per ottenere l’agibilità (ad oggi mancante) con lavori di adattamento dell’esistente rete metalliche alle disposizioni del CONI, creazione del doppio accesso alla gradinata scoperta, abbassamento dell’altezza dei gradoni, creazione di aree per diversamente abili, manutenzione del prato sintetico in modo di prevenirne l’inevitabile deterioramento dovuto all’uso. Per il Campo Mele ipotizziamo una trasformazione in un sito polivalente tale da poter ospitare sia il mercato settimanale del giovedì che altre attività di carattere fieristico (filiera corta, sagre, mostre, spettacoli, eventi sportivi, etc), dotando la struttura di un’area verde e di box con copertura a pannelli solari per l’efficientamento energetico dell’intera area. Il Palazzetto Vitulli vedrà la realizzazione di una tensostruttura nello spazio adiacente, da mettere a disposizione delle società sportive di pallamano, scherma, calcetto e badmington. Ed infine circa il Palazzetto ex Cooper, da poco ritornato nella disponibilità del Comune, intercettare finanziamenti o cofinanziamenti regionali, statali ovvero europei per la riqualificazione dell’area da destinare sempre all’uso sportivo, con la creazione di una piscina anche per i diversamente abili. 
Ci sarà il nostro impegno ad una riqualificazione di aree verdi da attrezzare e adibire a parco giochi per i più piccoli per l’approccio alle attività ludiche. Inoltre, studio di fattibilità per rendere via Alessandriello S.p. 160 (verso contrada Denora) un percorso podistico e ciclistico sicuro con l’installazione di pali della luce con pannelli fotovoltaici e telecamere di sicurezza. Realizzazione di piste ciclabili lungo itinerari urbani da individuarsi e coordinarsi con il nuovo piano viario. Studio di fattibilità con i comuni di Cassano, Acquaviva, Altamura e Matera per la creazione di un itinerario ciclistico per le contrade della murgia. 
Sempre in tema culturale, attivazione del progetto “Educare per salvare” la carta stampata e digitalizzare la lettura,  stipulando convenzioni con le librerie (scontistica intelligente) e creare una piattaforma comunale con contenuti digitali (e-book) gratuita. 
Realizzazione della Biblioteca Itinerante “Li-Brum” per favorire la circolazione libraria solidale finalizzata a creare spirito di condivisione e diffusione della cultura libraria. I volumi si potranno donare, scambiare o acquistare con un piccolo contributo, il cui ricavato verrà utilizzato per finalità sociali e per il sostegno scolastico alle famiglie. Istituire un volontariato civico degli anziani attivi da inserire nei circuiti scolastici al fine di far conoscere i mestieri e le arti che, oggi, progressivamente abbiamo abbandonato. 
Realizzazione, previo progetto di fattibilità, di un TEATRO AUDITORIUM da affidare gratuitamente alle associazioni locali per spettacoli, mostre e attività legate al lavoro associazionistico.
Istituire un apposito capitolo di spesa “Santeramo 2019” per favorire eventi ed iniziative sul territorio santermano in vista dell’importante appuntamento che vedrà, nel 2019, Matera insignita del titolo di Capitale Europea della Cultura.
Sulla ricezione turistica: realizzazione “Area Sosta Camper 1.9” rispondendo alle legittime aspettative sia dei turisti in visita che dei cittadini possessori dei camper. Tale area sarà realizzata, ovvero co-finanziata, attraverso attività di sponsor e sarà protetta e video sorvegliata con accesso regolamentato attraverso chiavi elettroniche. Sviluppo del progetto “MurgiaTour” per l’imprenditoria giovanile che preveda: 
– agevolazioni per i giovani nella costituzione di forme di cooperazione sociale con la compartecipazione del comune all’acquisto di un bus, per consentire lo spostamento ai turisti lungo un itinerario dei luoghi di interesse;
– accodo programmatico tra le associazioni di categoria delle strutture ricettive e ristorative e le guide turistiche per consentire lo sviluppo di un progetto per fare rete, rendendo la fruizione dei servizi a condizioni agevolate, da realizzarsi mediante convenzioni che possano rendere la permanenza a Santeramo semplice e conveniente. 
Sviluppo del progetto “SanteramoDop”, attraverso accordi con i produttori, per attirare forme di turismo culinario legato ai sapori ed alle tradizioni di Santeramo, da sempre “patria” della produzione di prodotti caseari, di rosticceria, di panificazione e prodotti enogastonomici.
Il tutto con un occhio ottento alla salute dei concittadini, sportivi e non: prevediamo una Santeramo Cardio Protetta, attraverso la dotazione degli uffici comunali, scuole, associazioni sportive e luoghi strategici di aggregazione di DEFIBRILLATORI, creando una apposita mappa dei defibrillatori cartacea e digitale (app gratuita).
Circa il reperimento di un sito idoneo per accogliere l’opera realizzata da Aramando Mele, si potrebbe pernsare ai locali del Convento dei Padri Riformati dando così visibilità all’intera struttura che ha indubbio interesse culturale e turistico. 
Confidando di aver fornito le soluzioni che i santermani meritano, porgo 
cordiali slauti
Avv. Giovanni Battista Riviello. 

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