LETTERA APERTA AL COMMISSARIO FREFETTIZIO DEL COMUNE DI SANTERAMO

LETTERA APERTA

Egregio Dott. Alberto Monno,

Le Zone Economiche Speciali rappresentano uno straordinario strumento per promuovere la crescita della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro, il rafforzamento del tessuto produttivo e logistico attraverso stimoli alla crescita industriale e all’innovazione. Oggi, grazie a quanto disposto dal d.l. n. 124/2023 con la costituzione della ZES Unica per tutto il territorio del Mezzogiorno d’Italia, anche la nostra Città potrà beneficiare di questo strumento per attrarre investimenti produttivi sul nostro territorio.

Per la piena operatività della nuova ZES Unica l’art. 11 del d.l. nr. 124/2023 dispone che la Struttura di missione dovrà predisporre un Piano Strategico che necessariamente deve individuare <<anche in modo differenziato per le regioni che ne fanno parte, i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES unica e le modalità di attuazione>>; lo schema del Piano Strategico dovrà essere redatto con la <<partecipazione delle regioni interessate>>.

Ritengo che stante alle disposizioni innanzi richiamate, è evidente che a breve anche la Regione Puglia dovrà partecipare alla formazione del Piano Strategico per lo sviluppo e la coesione territoriale alla base per la piena operatività della ZES-Unica.

Noi santermani sappiamo come il nostro territorio sia stato fortemente danneggiato per essere stato escluso, in modo del tutto immotivato, dalla precedente perimetrazione della ZES Adriatica, motivo per cui siamo fortemente preoccupati che la stessa Regione Puglia possa fare delle scelte che potrebbero, ancora una volta, penalizzare la nostra comunità limitando le possibilità di sviluppo industriale; per questo è importante fare pervenire, in tempi abbastanza celeri, alla stessa Regione Puglia una precisa presa di posizione in merito alle scelte strategiche di sviluppo socio-economico della nostra comunità.

Nonostante lo abbia più volte sollecitato e anche in presenza di una Delibera consiliare, da me sottoscritta in cui  quale relatore proponevo la chiara volontà di procedere alla predisposizione di un Piano Strategico per lo Sviluppo della nostra Città, a tutt’oggi nulla purtroppo è stato fatto.

Nella qualità di cittadino santermano e di ex Consigliere comunale, auspico la convocazione di un “Tavolo di concertazione con gli Operatori economici, delle professioni e dei lavoratori del territorio”, magari anche con la partecipazione degli ex Consiglieri comunali che pure si erano occupati dell’argomento, per la predisposizione di una proposta che possa rendere chiara la volontà e le linee strategiche di sviluppo della nostra Città.

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, un attimo prima della votazione della Mozione di sfiducia, venne votato all’unanimità un Ordine del Giorno, presentato dallo scrivente, attraverso il quale si dava indirizzo all’Organo esecutivo affinché “”un terzo dell’avanzo di amministrazione disponibile”, riveniente dal Rendiconto per l’anno 2023, dovrà essere utilizzato per la costituzione di un “Fondo per lo Sviluppo, l’occupazione e la coesione sociale” da destinare a finanziare  e/o cofinanziare eventuali Progetti del Fondo Sociale Europeo e all’interno della programmazione del PNRR””, per sostenere <<politiche di interesse e per favorire la ubicazione, nel territorio della nostra città, di nuovi insediamenti industriali che conseguentemente andranno a contribuire allo sviluppo socio-economico della nostra comunità>>; l’intendimento dell’Ordine del Giorno era proprio per sostenere eventuali interventi infrastrutturali che si rendessero necessari per attrezzare il nostro territorio alla ubicazione di nuovi insediamenti produttivi, nonché promuovere le nostre aree industriali anche per investimenti da parte di Gruppi imprenditoriali provenienti dalle Regioni del Nord Italia e magari anche esteri.

A latere di questa Lettera aperta, non posso non evidenziare che lo sviluppo industriale ha bisogno di aree attrezzate e purtroppo noi abbiamo una zona PIP satura e una previsione di area industriale priva di urbanizzazione e servizi; così come sono necessarie infrastrutture riferite alla viabilità di collegamento e completamento della Circonvallazione interna per il trasferimento delle merci.

Lo sviluppo economico e le politiche attive del lavoro, unitamente agli investimenti nel campo sociale e alla cultura e alla formazione, agli interventi a favore delle fasce sociali più deboli, alle infrastrutture, al turismo, al commercio e alla valorizzazione dei prodotti locali e dell’agricoltura, alla sicurezza e controllo del territorio, il decoro urbano e l’ambiente unitamente al servizio di gestione dei rifiuti, sono temi che dovranno essere al centro della azione politica di una qualsiasi futura amministrazione comunale della nostra Città.

Cordiali saluti
Michele Digregorio
già Sindaco di Santeramo

 

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