L’ESERCITO DEI “ZOMBAFOSSE”

Nei primi tre anni di questa legislatura, 216 parlamentari hanno cambiato casacca.

Nel Parlamento italiano, massima espressione della Democrazia, avvengono continuamente passaggi da una parte all’altra come se nulla fosse. E’ una epidemia di notevole dimensione. In poco meno dei primi tre mesi di questo anno, ci sono stati 58 “zombafosse” che hanno cambiato gruppo parlamentare.

Dall’inizio della legislatura, la XVIII della Storia Repubblicana che ebbe inizio il 23 marzo 2018, giusto tre anni orsono, questi atletici parlamentari che hanno scavalcato il fosso, sono stati ben 216. Un esercito!!!

Tra questi il parlamentare santermano On. Nunzio Angiola.

Nei prossimi due anni, se la legislatura terminerà alla scadenza naturale, è legittimo pensare che questo numero e destinato a crescere.

Per l’ampiezza del fenomeno non è possibile dare credito a ragioni di coscienza ovvero perché non si condividono più gli ideali originari. Si salta in maniera disinvolta per motivi di potere che non si ottiene nel primitivo gruppo di appartenenza.

Così facendo questi tali sono campioni di ipocrisia che contribuiscono a delegittimare le Istituzioni.

Il Parlamentare intellettualmente onesto che non condivide, invece, lascia lo scranno come ha fatto recentemente la Bonino.

Ma come lei, nessuno. Onore alla sua coerenza.

Sicuramente questa logica di affannarsi per occupare posti di potere, è anche diffusissimo a livello di Istituzioni locali.

Per il bene delle Istituzioni, gli elettori che hanno nelle mani l’arma della scelta, devono ricordare queste piroette e prestare massima attenzione nelle altre competizioni elettorali per evitare che i luoghi dove si esercita la Democrazia, siano trasformati in sedi di mercanzia politica.

 

 

 

 

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2 comments

  1. Zumbafuess si nasce? O si diventa?
    Enrico Berlinguer morì sul campo, anzi sul palco, mentre inseguiva la Questione Morale.
    La bibliografia sul tema è sconfinata. Mi limito a citare Il ” Voltagabbana” di Davide Lajolo per finire al popolare Bruno Vespa con ” Italiani voltagabbana”. Una ricostruzione storica del fenomeno non potrà prescindere dai vari Depretis, Giolitti sino ai giorni nostri. L’ attuale governo Draghi codifica, come necessità nazionale irrinunciabile, il trasformismo di Stato. Siamo l’unico Paese dell’Europa Occidentale a non avere più una opposizione parlamentare. Tutti in campo e tutti titolari, tranne la povera Meloni che, a seguito di infortunio con Salvini, siede serafica in panchina sperando nei tempi supplementari. La storia dei ” zumbafuess” é indissolubilmente legata alla politica del nostro Paese e non fa più scandalo. Toto’ lo aveva capito da tempo e dal trombone gridava : ” Vota Antonio La Trippa”. E che dire del divino Giulio che ammoniva tutti dicendo : ” Il potere logora chi non c’è l’ ha”. Per finire al nostro Rino Formica : ” La politica è sangue e merda”. Mi fermo qui.
    Un saluto, Franco Labarile

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