L’AUTOCELEBRAZIONE

“Nulla è più terribile dell’ignoranza attiva”. Johann Wolfgang von Goethe

 

Cosè l’autocelebrazione?

Le frasi che seguono sono relativamente note, basta soffermarsi su ognuna di esse e ci accorgiamo subito come 2 + 2 fa 4, sono frasi che ci possono aiutare a comprendere cosa accade intorno a noi e perchè, sono frasi che vanno lette e capite a volte anche con un pizzico di difficoltà da primo impatto. Esse rappresentano quasi sempre una condizione di disagio tutt’altro che isolata.
Quante volte ci capita di dover incontrare persone che amano mettersi in evidenza?
Secondo la psicologia queste persone, quasi sempre, negli anni dell’infanzia hanno subito una carenza affettiva da parte dei loro genitori, i quali non hanno dato loro le attenzioni necessarie oppure è possibile che abbiano una grave carenza di autostima che li porta a desiderare ardentemente l’attenzione degli altri, è un bisogno disperato come quello dell’ossigeno per il nostro corpo.

 

L’autocelebrazione è una condizione che inganna l’autostima;

è l’ammirazione verso il contenitore alienato dal contenuto;

è il comportamento artificioso con cui il narcisismo (cioè la fissazione nel culto per la propria personalità) esprime se stesso;

è specchiarsi per guardarsi intorno agli occhi;

è l’autoscatto degenerato in selfie;

è la perversione del sé;

è la convinzione di essere speciali emulando un mondo di replicanti;

è pretendere il riconoscimento egemone della propria diversità escludendo l’uguaglianza;

l’autocelebrazione non è analisi ma sintesi;

è voler scrivere un capitolo di un libro che non si è letto;

è ambire a essere conosciuti, non a conoscere;

è fare pubblicità a se stessi, è annuncio, propaganda;

è la mercificazione dell’Io che diventa un articolo su uno scaffale;

 è il soggetto che diviene oggetto;

l’autocelebrazione conduce a voler accentrare tutto il potere attorno a se, una sorta di riscatto della padronanza di cui si è sempre sognato di esserne l’artefice. 

 

 

 

 

si ringrazia eteronomia.com

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2 comments

  1. ok antonino, interessante però vorrei scambiare quattro chiacchiere con te
    m’inviti a casa tua a bere un caffè.?

  2. L’AUTOCELEBRAZIONE è figlia dell’ARROGANZA. E non c’è niente di più pericoloso di quest’erbaccia che si chiama arroganza. Perchè chi la possiede mette arroganza nella cordialità, nell’umiltà, nella comprensione degli altri, nell’accoglienza e nella carezza.
    L’arrogante è colui che si autocelebra e vuole comparire più di ciò che realmente E’ o viene Considerato.
    Al momento ha successo, in quanto le persone o povere bestiole (per PAURA o pura COMODITA’) a cui si mostra arrogante, gli attribuiscono tutta la quantità d ONORI e LECCAMENTI che egli stesso esige, per la sua sopravvivenza.
    Il soggetto nella sua Autocelebrazione, commista ad Arroganza e Ignoranza, crede di essere una Grande Opera della Natura, praticamente si considera discendente di una Creatura Divina.
    Io credo che sia più giusto considerarlo semplicemente un discendente animalesco.
    Decidete voi da quale animale possa discendere!!

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