Riportiamo un nutrito comunicato stampa a firma dei tecnici di Santeramo e delle aziende edili, indirizzato alle Forze Politiche presenti in Consiglio Comunale e p.c. agli Organi di Stampa presenti su Santeramo.
Noi tecnici, assieme alle imprese edili, abbiamo deciso di prendere posizione, in maniera civile ma decisa, per spronare noi stessi e la politica a svegliarci dal torpore che sta attanagliando la nostra comunità.
In un panorama cittadino che mostra ogni giorno di più segni di degrado (e di mancanza anche della sola ordinaria manutenzione), sempre più grave è la situazione in cui versa tutta l’economia santermana, a partire dal comparto edile, che in passato ha sempre rappresentato un traino per tutto il sistema produttivo.
Le cause sono tante e varie, ma non è più il tempo di tollerare indecisioni e immobilismo.
Ci rivolgiamo all’Amministrazione, che ha l’onore e l’onere di governare, ma anche a tutta la rappresentanza politica, perché riteniamo che affrontare questi problemi sia nell’interesse dell’intera cittadinanza senza distinzioni di orientamento politico.
La prima questione da affrontare è quella dell’Ufficio Tecnico.
Siamo privi, da tre mesi, del Dirigente del settore Urbanistica e Lavori Pubblici.
Va sottolineato che la figura del Dirigente è fondamentale, non solo per il mero funzionamento degli uffici, ma, anche e soprattutto, per pianificare l’intero sviluppo urbanistico della città e per intercettare i finanziamenti che consentano di intervenire sul territorio.
Le criticità da risolvere sono molte e presuppongono l’efficienza e la sinergia tra Amministrazione e Ufficio Tecnico.
Questi i temi per i quali chiediamo risposte urgenti:
– RIORGANIZZAZIONE UFFICIO TECNICO: l’assenza della figura dirigenziale, ormai da svariati mesi, comporta di fatto il blocco del rilascio delle pratiche istruite. L’Ufficio andrebbe riorganizzato sia nelle posizioni dirigenziali sia nel personale dipendente, al fine di meglio valorizzarne le competenze presenti, evitando, altresì, che il lavoro svolto e le pratiche istruite, non finiscano in un collo di bottiglia dirigenziale, come ormai avviene da diverso tempo;
– DIGITALIZZAZIONE UFFICIO TECNICO: nonostante l’adeguamento, ormai in atto, di tecnici e imprese, ai nuovi strumenti digitali, l’Ufficio mostra ancora notevoli carenze, tanto che risulta sprovvisto finanche del protocollo informatico;
– REGOLAMENTI: occorre regolamentare con procedure chiare ed univoche diverse tematiche quali il pagamento degli oneri di costruzione, l’esonero dal costo di costruzione per gli interventi di edilizia abitativa convenzionata, la Zona Artigianale, gli interventi sui marciapiedi, …);
– ZONA ARTIGIANALE: ad oggi tecnici e aziende non riescono ad avere risposte in merito al Regolamento sullo smaltimento delle Acque Meteoriche nonostante la zona sia servita da impianto di raccolta (Fogna bianca).
Malgrado le rassicurazioni verbali, più volte espresse dall’Amministrazione, nulla si è ancora fatto in merito alla modifica del regolamento sulla riassegnazione dei lotti in zona PIP (zona Artigianale). Questo impedisce alle imprese, che ancora hanno il coraggio di investire, di potersi insediare. Evidenti sono le perdite in termini di oneri per il Comune e di occupazione lavorativa per la città;
– PIANO DI RECUPERO: attivazione urgente della procedura per la redazione del Piano, indispensabile per poter operare in tutto il Centro Storico e consentire un reale processo di rivitalizzazione. Senza questo strumento il PUG risulterà solo in parte operativo, perché mancheranno norme per intervenire su una vasta area del paese compresa tra corso Tripoli e corso Italia;
– ACCELERAZIONE ITER DI APPROVAZIONE DEL PUG: in mancanza dell’approvazione definitiva del PUG, tutti gli interventi sul territorio sono soggetti alla doppia normativa (PUG e PRG), con il conseguente appesantimento dell’iter tecnico e istruttorio.
Durante la redazione del Piano Regolatore, si era pensato di creare l’Ufficio di Piano, preposto a seguirne l’Iter e dare seguito alla sua attuazione; la sua mancata creazione è uno dei motivi per cui il PRG non ha dato i frutti sperati. Oggi il PUG dovrebbe costituire uno strumento più agile ed efficace, ma a distanza di 8 mesi dalla sua adozione in Consiglio Comunale, il piano non è stato ancora trasmesso alla Regione per l’approvazione, nonostante la estenuante seduta consiliare notturna dovuta all’urgenza di approvare il documento. Ad oggi tutto tace nel silenzio più totale.
– INNOVAZIONE GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI. Oggi il settore richiede competenze molto più ampie che sappiano intercettare fondi, soprattutto sovracomunali (Regionali, Nazionali, Europei) e che consentano di pianificare interventi sul territorio con una prospettiva di lungo periodo. Non bastano, infatti, gli interventi spot realizzati con avanzi di bilancio, spesso fatti in fretta per la mancanza di una seria e ragionata programmazione basata sull’analisi delle esigenze e carenze della città;
– POSSIBILITÀ DI PARTECIPAZIONE DELLE IMPRESE LOCALI ALLE GARE DI APPALTO PER I LAVORI PUBBLICI: la legge consente, per importi minori, l’utilizzazione di procedure semplificate che diano
possibilità di partecipazione alle imprese locali. Accade solo a Santeramo, che per importi di modesta entità, si scelga di utilizzare procedure complesse, che hanno, come conseguenza, la partecipazione di centinaia di imprese provenienti da tutta Italia, con il solo risultato di ingolfare l’Ufficio e di ritardare le opere stesse;
– COMMISSIONE PAESAGGISTICA: il mandato della commissione scade a settembre. E’ necessario predisporre il nuovo Bando in tempi brevi per evitare l’ennesimo blocco delle attività causato dall’assenza dell’organo istruttorio;
– VALUTAZIONI DI INCIDENZA AMBIENTALE (VINCA): da settembre 2018 (da quando la competenza è passata dalla Città Metropolitana al Comune), non abbiamo ancora un funzionario che le rilasci. Queste autorizzazioni servono per tutti gli interventi relativi agli esterni dei fabbricati (anche per una semplice apertura di finestra) in tutto il paese, tranne le aree centrali, e in tutta la zona agricola. Non è difficile comprendere come il mancato rilascio di queste autorizzazioni, significhi il blocco di molti interventi, anche di quelli più semplici;
– ABITAZIONI RURALI: persiste ancora il diniego delle autorizzazioni per le abitazioni rurali, nonostante la norma lo consenta e nonostante la Regione si sia espressa favorevolmente. La dirigenza continua a non dare risposte alle richieste dei cittadini.
– RESTITUZIONE ONERI: imprese e cittadini attendono da oltre un anno il recupero degli oneri indebitamente versati in passato per i parcheggi pertinenziali obbligatori, nonostante accordi presi con Amministrazione e Dirigente dell’Ufficio Tecnico.
Su tutti questi punti abbiamo sempre dato la nostra piena disponibilità a lavorare insieme all’Amministrazione per giungere ad una adeguata risoluzione, dandone piena dimostrazione con l’impegno profuso per il PUG; sforzi , quasi del tutto ignorati dalla stessa Amministrazione, visto il mancato recepimento delle nostre Osservazioni in Consiglio Comunale.
Molti di questi problemi sono stati da noi esposti, in campagna elettorale, a tutti i candidati Sindaci, e tutti, invariabilmente, ci hanno assicurato di avere le giuste soluzioni.
Ad oggi nulla, purtroppo, è cambiato.
Proprio per questo oggi noi tecnici e imprese chiediamo, finalmente, risposte immediate e concrete.
Più volte in Consiglio Comunale, quando l’amministrazione a cinquestelle portava all’ordine del giorno ed approvava provvedienti “spot”, senza alcuna utilità per il paese, per i quali si pavoneggiava, ho sottolineato, come si potrà, leggere dalla trascrizione dei miei interventi, che la città aveva necessità di ben altro e che bisognava risolvere i problemi dell’edilizia, dei lavori, pubblici, della manutenzione dei beni pubblici, ivi comprese le scuole, del cimitero, della necessità di cambiare il regolamento per trasferire più agevolmente i lotti fra privati della zona PIP, cui seguivano i sorrisetti dai banchi della maggioranza. Finalmente la società civile si ribella all’inconsistenza di questa amministrazione. Come consigliere di Forza Italia i tecnici e tutti gli operatori, di qualsiasi settore economico e sociale, che vogliono che Santeramo esca dalla stagnazione in cui versa, troveranno il mio appoggio
Ma la colpa non è del Dirigente, ma degli amministratori che lo premiano e non lo puniscono. Si è sempre parlato male di questo personaggio ma nessuno fino ad oggi ha avuto le palle di punirlo e valutarlo negativamente.
Se gli amministratori e gli atri organi comunali dichiarano ogni anno che il Dirigente ha raggiunto gli obiettivi e per questo gli corrispondono lauti compensi, non possono dire che il Dirigente non funziona.
Se di fronte alle inefficienze e ritardi nessuno ha mai sottoposto il Dirigente a procedimento disciplinare, se non si hanno le palle è inutile lamentarsi a vuoto