Se si va a scavare, e non tanto profondo, negli aspetti organizzativi, si comprende subito che è molto più il fumo che l’arrosto.
Nel fine settimana a Santeramo si svolgerà la settima edizione della “Sagra della Carne”, organizzata dalla Confcommercio, Pro Loco e Mediavision e patrocinata dal Comune di Santeramo, Regione Puglia, Camera di Commercio, Gal Terre di Murgia e Parco Nazionale della Murgia.
Dal manifesto appare una grandiosa iniziativa come le altre sei edizioni che l’hanno preceduta. Ma l’apparenza, molte volte, inganna. Sicuramente anche questa edizione sarà premiata da larga partecipazione popolare anche proveniente da altri Comuni. Ma, se si va a scavare, e non tanto profondo, negli aspetti organizzativi, si comprende subito che è molto più il fumo che l’arrosto.
All’iniziativa hanno aderito soltanto due esercenti su oltre venti che gestiscono una macelleria a Santeramo, a cui si sono aggiunti altri due che non hanno nel centro urbano un punto vendita. In totale quattro. E tutti gli altri? Hanno declinato l’invito a partecipare ufficialmente alla kermesse ma – strano a pensarci – con ogni probabilità prenderanno parte alla sagra ma in privato come fanno i “portoghesi” che vanno a vedere la partita di calcio senza pagare il biglietto.
Per registrare una mancanza di adesioni quasi totale, qualcosa ovviamente non funziona. Sarà la quota di adesione richiesta dalla Confcommercio nella misura di 800 euro per esercizio; sarà per via di una organizzazione ristretta o per i contenuti inadeguati che accompagnano la sagra; sarà perché l’impresa non vale la spesa o chissà per quali altre motivazioni.
Nella vicina Altamura, ad esempio, la grandiosa manifestazione “Federicus”, a cui la nostra sagra paesana non è degna di togliere la polvere dalle scarpe, coinvolge l’intera città con tutte le sue articolazioni sociali, economiche a culturali.
Se questa iniziativa vorrà avere un futuro, sarà necessario ragionare allo stesso modo.
Diversamente, mangeremo la carne arrosto come tanti fanno tutti i giorni dell’anno senza l’ufficialità della sagra.
Signori basta vedere gli organizzatori della sagra e farsi due conti .ci vuole un cambio di mentalità e non pensare solamente agli interessi.di.pochi.alla prima edizione hanno partecipato quasi tutti gli addetti del settore poi sono andai scemando come mai?vuoi vedere che gli organizzatori non sono graditi……..
Per Sebastiano (per caso sei un macellaio?), diamo le giuste proporzioni, non decuplicare, e poi alla fine della manifestazione, anche se la somma dovesse essere un po’ alta, del guadagno rimane sempre e le stesse macellerie ne ricaverebbero beneficio dalla manifestazione per tutto il resto dell’anno, quindi non vedo altro che l’ingordigia di molti macellai. Quindi visto che io pago per beneficiare delle strade con la mia autovettura, non vedo perchè precludere questo mio diritto a favore di questi. Meditate gente.
a causa di manifestazione importante e per poter meglio garantire la sicurezza dei cittadini con le forze dell’ordine a disposizione si rende necessario sospendere le autorizzazioni per quel determinato periodo.
Santeramo a differenza di Altamura è un paese morto e i morti non resuscitano… invidia, gelosia e ozio regnano sovrani in una comunità compiacente. Che volete altro?
Quoto in pieno quanto dice il signor Filippo. Detto ciò ritengo che gli organizzatori possano elevare di gran lunga l offerta dell evento con iniziative culturali migliori e una visione diversa da quella di riempire la pancia con quattro soldi facendo conoscere razze e ricette tipiche.Per gli scrocconi una soluzione potrebbe essere quella di organizzare l evento in un area decorosa fuori dal centro per esempio la bellissima iazzitiello ma ripeto serve elevare l offerta dell evento cosi magari da convincere anche gli altri esercenti che devono sborsare 800 euro. In una parola il progetto deve essere rivisto
Se un ingresso al cinema costa abitualmente 5 euro e se ne chiedono 50, mi sembra abbastanza evidente che il cinema resta vuoto……, anche se il film è. buono.
Noto con molto dispiacere che a partecipare sono solo pochissime macellerie. Questa non partecipazione di questi signori è dovuta al fatto di non voler tirare fuori il contributo per la manifestazione.
Mi auguro che per i giorni della manifestazione, l’amministrazione SOSPENDA I PERMESSI DI OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO PER TUTTE LE MACELLERIE FUORI DAL PERCORSO DELLA SAGRA, in quanto noi cittadini subiamo per alcuni mesi dell’anno il sopruso di non poter utilizzare alcune strade del centro abitato per interesse delle stesse macellerie e al momento di ricambiare verso la cittadinanza questi sono i risultati. Signor Sindaco di Santeramo, provveda in questo senso.
Non penso sia fattibile perché quelle macellerie pagano il suolo pubblico al comune per tutto il periodo. Sarebbe per l’ opportuno pubblicizzare le attività che hanno aderito.